Bracciano, arrestato 37enne peruviano per violenza sessuale, si trovava ai domiciliari per un reato analogo
L'uomo approfittando della promessa di un lavoro quale ragazza immagine, avrebbe indotto una 20enne a bere e assumere sostanze stupefacenti per poi abusarne una volta giunti all’abitazione ove lo stesso era agli arresti domiciliari per un analogo reato.
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Carabinieriu comando Bracciano
(AGR) I Carabinieri della Stazione di Bracciano hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 37enne peruviano gravemente indiziato del reato di violenza sessuale ai danni di una giovane di 20 anni.
Le indagini, coordinate dal Gruppo Antiviolenza della Procura di Roma, sono state avviate a seguito della presentazione della madre della giovane presso la caserma dei Carabinieri di Bracciano dove ha raccontato quanto appreso dalla figlia, ovvero che la stessa, tra la sera del 23 e il 24 gennaio, era stata invitata a una serata in discoteca da un noto PR della capitale, il quale, approfittando della promessa di un lavoro quale ragazza immagine, avrebbe indotto la giovane a bere e assumere sostanze stupefacenti per poi approfittarne una volta giunti presso l’abitazione ove lo stesso era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Le indagini, inoltre, sono state “guidate” dall’acquisizione di chiamate, file audio, video e fotografie della serata trascorsa in discoteca.Al termine del lavoro è risultato chiaro come l’uomo avesse abbandonato il proprio domicilio, nonostante ristretto agli arresti domiciliari poiché indagato per altro reato dello stesso genere, i cui contorni risultano drammaticamente simili a quanto appreso dai Carabinieri in sede di denuncia da parte della 20enne.
Lo scorso 1 febbraio 2025 è stata quindi eseguita una prima ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari nei confronti del 37enne, resosi responsabile della violazione degli obblighi imposti dal regime degli arresti domiciliari e condotto in carcere, e successivamente, in data 7 febbraio 2025, a compimento delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Roma e dei Carabinieri di Bracciano, è stata emanata ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, giustificata anche dalla “ripetitività dei fatti, la circostanza che siano stati commessi ai danni di più persone, la insidiosità del gesto, la particolare violenza utilizzata per soddisfare i propri istinti sessuali, che portava l’indagato a drogare la vittima”.
La giovane è stata avviata al percorso del cd “codice rosa”, utile a fornire sostegno fisico e psicologico, alle vittime di abuso.Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, l’indagato deve ritenersi innocente fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.