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Lettera aperta ai cittadini del Lazio, la protesta dei medici di famiglia della Fimmg contro la gestione della sanità

Con diecimila ricette mediche colorate ed una lettera aperta diretta ai cittadini della Regione è partita la protesta dei medici di famiglia contro la gestione della sanità.I fondi destinati alla sanità pubblica sono dirottati verso strutture private, lasciando i medici con i problemi dei pazienti

printDi :: 12 febbraio 2025 12:30
Lettera aperta ai cittadini del Lazio, la protesta dei medici di famiglia della Fimmg contro la gestione della sanità

(AGR) Diecimila ricette-promemoria colorate, con un bar code stampato dietro che rimanda  ad una lettera aperta ai cittadini della Regione Lazio, distribuite con le prescrizioni mediche.....  Parte oggi la protesta dei medici di medicina generale della Fimmg contro la gestione della sanita’ regionale e nazionale “Cari cittadini  come Voi , anche noi medici di famiglia siamo stanchi e preoccupati.

La situazione della sanità pubblica è ormai insostenibile e il diritto alla salute sembra un privilegio riservato a pochi.” Così esordice la lettera-manifesto che va ad elencare tutte le criticità che gli utenti incontrano ogni giorno a causa di tagli e burocrazia, le proposte fatte, e le risposte della Regione. “Mentre i costi per i cittadini aumentano, i fondi destinati alla sanità pubblica sono dirottati verso strutture private, ospedali e farmacie, lasciando i medici di famiglia a fronteggiare in solitaria i problemi dei pazienti. “recita la lettera, che continua elencando le proposte migliorative del sistema fatte alla Regione e puntualmente non ascoltate, ovvero, esami di primo livello dal medico di famiglia, maggior lavoro in team con implementazione delle unità di cure primarie, rimozione dei processi burocratici che ostacolano il cittadino nelle cure, maggior offerta vaccinale con migliore organizzazione della stessa.

 
La lettera poi continua elencando le risposte avute fino ad ora dalla Regione, attacchi pubblici alla medicina generale su sprechi nella  spesa farmaceutica e specialistica   con dati non reali o presunti, diminuzione della validità delle ricette specialistiche a 6 mesi con cittadini costretti  ad un andirivieni con i reparti e i cup per farle rinnovare, Ministero e Regione che cambiano il nomenclatore delle prestazioni sotto Natale inducendo caos negli studi medici e ai malati ,   vaccini comprati e  distribuiti ai medici con il contagocce e male. “Non hanno il tempo di fare ma trovano il tempo di attaccare.” Conclude la missiva, dichiarando che “Non è il momento di rimanere in silenzio. Vogliamo un sistema sanitario pubblico che metta al centro le persone, non le logiche di bilancio, costruiamolo insieme, possiamo molto, potremmo fare la differenza, salvando insieme il nostro servizio sanitario nazionale.”

foto archivio AGR by pixabay
 

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