Pomezia, preso pusher con 11 kg. di droga tra hashish e marjuana, nascosta in auto in una borsa frigo
La Polizia ha fermato un 46enne dei Casdtelli romani che in una borsa frigo conservava la droga. All’interno della borsa termica c'erano 70 panetti di hashish suddivisi all’etto, per un peso complessivo di circa 7 kg, già confezionati per la vendita. Nel bagagliaio erano nascosti 4,5 kg di marijuana
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Polizia la droga sequestrata
(AGR) Viaggiava alla guida di una Lancia Ypsilon in direzione Pomezia. Con sé a bordo, trasportava “al fresco” 11 kg tra hashish e marijuana. L’uomo, un 46enne dei Castelli Romani, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.
Ad intercettare la sua partenza sono stati gli investigatori del III Distretto Fidene Serpentara, che hanno colto il pusher di sorpresa proprio nel momento in cui, con un fare guardingo, stava caricando una borsa frigo in auto.
La sua gita fuori porta, però, è finita ancor prima di iniziare. Il trucco ingegnato dall’uomo per aggirare i controlli non è infatti sfuggito all’occhio attento dei poliziotti, che hanno immediatamente intimato l’alt. “Al fresco”, all’interno della borsa termica, non c’era alcun pranzo al sacco, ma ben 70 panetti di hashish suddivisi all’etto, per un peso complessivo di circa 7 kg, già confezionati per la vendita. La completa perquisizione veicolare ha poi consentito agli agenti di scovare, all’interno del bagagliaio, un secondo pacco all’interno del quale erano nascosti 4,5 kg di marijuana.
La Procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto e l’applicazione della custodia cautelare in carcere.
Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.