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Roma, truffe agli anziani, ai domiciliari l'"esattore", il 36enne che ritirava denaro e soldi dagli anziani

Ottenuta la disponibilità a pagare e la fiducia dell’anziano, l’uomo su indicazione dei complici “telefonisti”, si recava presso le abitazioni delle vittime, portando a segno la truffa.  In totale il valore dei beni asportati ammonterebbe a circa 300 mila euro.

printDi :: 12 febbraio 2025 16:40
Carabinirei Trastevere i militari intervenuti

Carabinirei Trastevere i militari intervenuti

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, a conclusione di attività investigativa coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito, a Napoli, un’ordinanza che dispone l’applicazione della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di un 36enne originario di Napoli, gravemente indiziato dei reati di truffa aggravata in danno di persone anziane, per un totale di 11 episodi delittuosi, avvenuti a Roma dal mese di dicembre 2022 al mese di febbraio del 2023.

Le indagini, avviate nel mese di dicembre del 2022 (a seguito della denuncia di una delle vittime) e sviluppatesi attraverso l’acquisizione dei dati di traffico telefonico e telematico e l’analisi ed interpolazione delle descrizioni e dati forniti dalle vittime in sede di denuncia, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari relativi al coinvolgimento e al ruolo specifico dell’indagato negli episodi delittuosi contestati.

 
Attraverso un collaudato modus operandi, le vittime, tutte persone anziane, di età compresa tra gli 80 e 99 anni, con patologie invalidanti, venivano contattate, dai “telefonisti”, e, attraverso vari espedienti tra cui quello del “finto nipote in difficoltà economiche o trattenuto in stato di arresto dalle forze dell’ordine per pagamenti insoluti” o del “pacco da ritirare in giacenza all’ufficio postale”, venivano convinte a consegnare il denaro e i gioielli che avevano in casa. Ottenuta la disponibilità e fiducia dell’anziano, l’indagato su indicazione dei complici “telefonisti”, si recava presso le abitazioni delle vittime, portando a segno la truffa.  In totale il valore dei beni asportati ammonterebbe a circa 300 mila euro.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, l’indagato deve ritenersi innocente fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

L’Arma dei Carabinieri invita la cittadinanza a seguire e diffondere, anche in famiglia, i consigli per tutelarsi da truffe e raggiri, visitando la pagina web https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe  e informandosi sulle principali tecniche messe in atto.

Inoltre, il Comando Provinciale Carabinieri di Roma, a tutela delle fasce deboli, prosegue nel promuove incontri formativi ed informativi tra Carabinieri, anziani e familiari, finalizzati a sensibilizzare la popolazione sul sempre più diffuso fenomeno criminale delle truffe, attraverso consigli, accorgimenti e indicazioni per prevenirle.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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