"Iosonovulnerabile" progetto socio-culturale transdisciplinare, 11 febbraio incontro conclusivo aperto al pubblico
L'importanza di "Iosonovulnerabile" risiede nella capacità di intrecciare linguaggi artistici diversi:pittura, scultura, fotografia, cinema, per un'esperienza immersiva e multisensoriale. Il progetto non si limita a documentare la vulnerabilità, ma l'ha trasformata in una chiave di lettura del reale
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Iosonovulnerabile ph credit Alessandro Spitale
(AGR) L'11 febbraio, alle ore 10, al Museo di Villa Altieri, si conclude il percorso artistico IOSONOVULNERABILE di Sergio Mario Illuminato con un incontro che riunisce studenti delle scuole romane, allievi dell'Accademia di Belle Arti, scrittori e rappresentanti istituzionali. L'evento segna l'ultimo capitolo di una narrazione visiva che affronta l'umanità nella sua finitezza e fragilità, contrapponendosi all'ideologia contemporanea dell'efficienza e della performance.
Più di una mostra, IOSONOVULNERABILE è stato un laboratorio creativo basato sul dialogo, sull'inclusione e sulla condivisione, un viaggio esistenziale e un'immersione radicale nella fragilità umana attraverso il linguaggio dell'arte. Nato da un'intuizione di Illuminato, il progetto si è sviluppato in tre anni di intensa ricerca e sperimentazione, esplorando la memoria, il corpo e la trasformazione.
Il cuore del progetto è la serie di opere Organismi Artistici Comunicanti, pitture-sculture 'vive' realizzate con pigmenti organici e metallici in continua mutazione: foglie d'oro, intonaci, ferro ossidato, garza, vetro, cemento, cera. Materiali che danno corpo alla fragilità e all'effimero, generando opere che si trasformano nel tempo, aprendo ferite e crepe che interagiscono con l'ambiente. Un'eredità di maestri come Munch o Yves Klein, ma declinata in un'estetica che fa della vulnerabilità una forza rigenerativa. Affiancate a queste opere, le fotografie della serie Terre Rare indagano le tracce dell'umanità in luoghi abbandonati, rivelando la bellezza nascosta nelle superfici scalfite e nelle ombre impresse dal tempo, trasformando celle e scritte sui muri in narrazioni vive di esistenze passate.
L'indagine artistica si è estesa anche al cinema con Corpus et Vulnus, un'opera filmica che esplora il rapporto tra corpo e ferita, tra presenza e assenza. Attraverso una grammatica visiva intensa e sperimentale, il film mostra il corpo dell'arte come territorio di iscrizione del trauma e della resistenza, un luogo in cui forza e fragilità si intrecciano. Questo dialogo si approfondisce ulteriormente in Vulnerare, cortometraggio girato nell'ex Carcere Pontificio di Velletri, un luogo intriso di memoria e dolore, trasformato in un racconto visivo sull'umanità e sul potenziale di rigenerazione insito nella vulnerabilità.
L'importanza culturale di IOSONOVULNERABILE risiede nella sua capacità di intrecciare linguaggi artistici diversi-pittura, scultura, fotografia, cinema, performance-offrendo un'esperienza immersiva e multisensoriale. Il progetto non si è limitato a documentare la vulnerabilità, ma l'ha trasformata in una chiave di lettura del reale, ridefinendo i paradigmi dell'arte contemporanea. Qui, la bellezza non è un'armonia rassicurante, ma nasce dalla tensione tra dissoluzione e resistenza, tra rovina e rinascita. Un confronto generazionale che ha visto il coinvolgimento di giovani artisti e studenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma e dell'Istituto di Istruzione Superiore Piaget Diaz, le cui opere hanno dialogato con quelle di Illuminato.
Dopo tre anni di ricerca e mostre, culminate nell'esposizione all'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, IOSONOVULNERABILE si chiude come percorso, ma si apre come eredità culturale. Ha dimostrato che l'arte può essere un atto di resistenza contro l'oblio, un gesto che riattiva la memoria e la rende materia viva. Ha insegnato che la vulnerabilità non è un limite, ma una sorgente creativa, una ferita che genera nuovi linguaggi e nuove possibilità di esistenza.
Nel corso di questi anni, IOSONOVULNERABILE ha ridefinito il rapporto tra arte, memoria e tecnologia, trasformando la vulnerabilità da stigma a risorsa. Installazioni immersive, performance, video e fotografia hanno messo in luce un'estetica della convergenza, in cui discipline diverse si incontrano per generare nuove prospettive. Il concetto di rovina, inteso non come frammento del passato ma come spazio di ri-significazione, ha guidato molte opere, esplorando il rapporto tra memoria e oblio, distruzione e rigenerazione.
Uno degli aspetti più innovativi è stato il dialogo con la tecnologia, non intesa come strumento freddo, ma come veicolo di emozioni ed esperienze sensoriali. Il digitale ha permesso di creare opere che trasformano dati in vibrazioni visive, sonore e tattili, invitando lo spettatore a un'interazione attiva. La vulnerabilità si è così rivelata anche nella sua dimensione algoritmica, dimostrando che imperfezioni ed errori sono parte integrante del processo creativo e della vita stessa.
Il progetto ha inoltre esplorato la memoria come elemento dinamico, trasformando storie custodite in luoghi dimenticati - come l'exCarcere Pontificio di Velletri e l’exCarcere del Museo Storico di Villa Altieri -i n opere che interrogano il presente. La fotografia ha avuto un ruolo cruciale, non solo come documento, ma come sguardo capace di generare nuove interpretazioni della realtà.
In un'epoca che associa la forza alla rigidità, IOSONOVULNERABILE ha mostrato come la vera potenza creativa risieda nell'accoglienza della fragilità. Le opere hanno trasformato la vulnerabilità in un varco attraverso cui si manifesta la bellezza dell'incompiuto, dell'imperfetto, del non definito. L'arte si è fatta testimonianza di un'umanità che non teme di esporsi, oscillando tra crollo e rinascita.
Il progetto ha creato una rete di collaborazioni che hanno arricchito il dibattito sull'arte contemporanea e il suo ruolo nella società. Coinvolgendo istituzioni, artisti, curatori e studenti, ha superato i confini tra discipline e contesti, dimostrando che l'innovazione nasce dall'incontro tra saperi differenti.
Sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Commissione Europea - Rappresentanza in Italia, con l'auspicio della Presidenza VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati e il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Disabilità, della Regione Lazio, della Città metropolitana di Roma Capitale e dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. La produzione esecutiva del progetto è dell'Associazione di Promozione Sociale Movimento VulnerarTe.
IOSONOVULNERABILE
progetto socio-culturale transdisciplinare
di Sergio Mario Illuminato
incontro conclusivo aperto al pubblico
martedì 11 febbraio 2025 ore 10.00
Villa Altieri - Palazzo della Cultura e della Memoria Storica
Viale Manzoni 47 - Roma