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Roma, litigano con un connazionale che li rimproverava per i rumori molesti, per tutta risposta: auto incediate, minacce e schiamazzi, ai domiciliari

Arresti domiciliari per un marocchino 40enne il quale, insieme ad un complice, dopo una lite verbale per futili motivi, avuta con un connazionale per il rumore, aveva una reazione ed insieme al complice, avrebbe compiuto molestie di vario tipo, minacce e persino l’incendio di due auto parcheggiate

printDi :: 09 febbraio 2025 14:31
Carabinieri la pattuglia intervenuta

Carabinieri la pattuglia intervenuta

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Quadraro hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Roma, sezione GIP, nei confronti di un uomo marocchino di 40 anni, senza occupazione e con precedenti, gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e incendio.

I fatti risalgono al 21 dicembre scorso, quando il 40enne, insieme ad un complice tuttora ricercato e destinatario della stessa misura cautelare, a seguito di una lite verbale per futili motivi, avuta con un connazionale che li aveva rimproverati affacciandosi dal balcone, poiché stavano recando fastidio sotto la sua abitazione. Da qui la reazione del 40enne che insieme al complice, è indiziato di aver compiuto molestie di vario tipo, seguite da minacce e persino l’incendio di due auto parcheggiate proprio sotto l’abitazione della vittima, di proprietà di residenti della zona, poiché avevano scoperto che li aveva denunciati.

 
Raccolti gravi elementi indiziari nei confronti del 40enne, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale, l’ordinanza che dispone per lui la misura degli arresti domiciliari.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento – indagini preliminari – l’indagato deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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