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Amianto in RAI, l'O.N.A. chiede la sorveglianza medica per la diagnosi precoce

Bonanni (Presidente ONA): “Si attivi un protocollo sanitario a tutela di tutti i dipendenti esposti.Necessario il monitoraggio sulle eventuali insorgenze, con esame TAC torace e/o addome sotto diretta sorveglianza medica dei sanitari dell’azienda

printDi :: 17 gennaio 2025 20:36
Amianto in RAI, l'O.N.A. chiede la sorveglianza medica per la diagnosi precoce

(AGR) di Donatella Gimigliano

“Alla luce del rischio amianto emerso dopo un allagamento al piano terra di viale Mazzini con la scoperta della presenza della fibra killer in alcune aree della sede, la RAI attivi un protocollo di sorveglianza sanitaria per tutti i dipendenti che sono stati esposti, specialmente negli anni e decenni scorsi”. Lo ha chiede il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Avv. Ezio Bonanni, dopo la notizia della decisione assunta “in via del tutto precauzionale” dal CDA, e dall’Amministratore Delegato Giampaolo Rossi, di anticipare “il cronoprogramma di uscita dal Palazzo già predisposto in base al Piano Immobiliare approvato e al previsto trasferimento nell’immobile locato in via Alessandro Severo”, e di estendere lo smart working a tutti i dipendenti della sede storica che possono svolgere il proprio lavoro anche da remoto.

 
“Ricordo che i tempi di latenza di malattie collegate all’esposizione all’amianto possono arrivare anche ai 60 anni, e che, oltre al mesotelioma, ci sono le absesto correlate come il cancro del polmone, della laringe e delle ovaie e altre” – sottolinea Bonanni – “per questi motivi chiediamo che venga attivato un protocollo sanitario di monitoraggio sull’eventuale insorgenza di patologie, con esame TAC torace e/o addome sotto diretta sorveglianza medica, che potrà essere stabilito dai sanitari dell’azienda, eventualmente con il supporto di quelli dell’ONA”.

L’ONA fornisce assistenza attraverso il numero verde 800 034 294 e il sito www.osservatorioamianto.it. 

foto archivio AGR Bonanni presidente ONA

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