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Roma, al via lo scavo del tunnel per sistemare il collettore di smaltimento tra Monte Mario e Ponte Milvio

Ad azionare la talpa è stato il Sindaco Roberto Gualtieri, i lavori riguardano il collettore che è stato danneggiato nel 1990 compromettendone il funzionamento. Con un finanziamento capitolino di 11 milioni di euro il progetto prevede di realizzare un bypass del settore danneggiato

printDi :: 22 gennaio 2025 15:45
Lavori Collettore Farnesina il sindaco Gualtieri sul cantiere

Lavori Collettore Farnesina il sindaco Gualtieri sul cantiere

(AGR)  È stata messa in moto oggi la talpa che consentirà la rifunzionalizzazione del Collettore Alto Farnesina e la messa a sistema degli altri collettori, presenti a valle di Monte Mario, con la finalità ultima di mitigare il rischio di allagamenti nella zona di Corso Francia, Ponte Milvio e Tor di Quinto.

Ad azionare la talpa è stato il Sindaco Roberto Gualtieri che, insieme all’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, ai tecnici del Dilp e al presidente del Municipio XV Daniele Torquati, ha voluto dare l’avvio a questa fase dell’intervento.
Il Collettore Alto Farnesina è stato realizzato intorno al 1940 per raccogliere gran parte delle acque piovane dell’area. Durante i lavori di ammodernamento dello Stadio Olimpico nel 1990, il collettore è stato danneggiato, compromettendo il funzionamento. Il lavoro che il dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici (Dilp) sta eseguendo, con un finanziamento capitolino di 11 milioni di euro, consiste nella creazione di una deviazione (eseguita in due tratte) per ricongiungere la testa e la coda del collettore, bypassando la parte danneggiata durante i lavori dello Stadio. L’intervento permetterà anche di mettere a sistema i numerosi collettori fognari presenti nella zona; in particolare, sarà riparato e messo in funzione il collettore di Gronda realizzato nel 2010 e mai entrato in funzione proprio a causa del malfunzionamento del collettore Alto Farnesina. Allo stato attuale, l’opera è realizzata al 60 per cento e terminerà a gennaio 2026.
Da oggi inizieranno i lavori per lo scavo del primo tratto con la talpa (alta 3 metri) per una lunghezza 260 metri (microtunnelling) fino allo stadio del tennis, dove si trova la prima delle due camere di estrazione, che consentirà il riutilizzo della talpa nella tratta successiva lunga circa 500 metri.

 
Le lavorazioni

Il ripristino del funzionamento del Collettore Alto Farnesina segue un cronoprogramma di azioni. La gestione delle fasi di lavorazione richiama quelle utilizzate per i collettori di Piazza Pia: attraverso un sistema di deviazione dei flussi delle acque, fintanto che il bypass non sarà completato, il servizio non verrà mai interrotto. Anche la gestione dei reperti archeologici, a partire dalla primavera del 2023, ha seguito lo stesso schema: scavo, analisi, studio, smontaggio e trasporto in aree della Soprintendenza per ulteriori futuri usi.
Fasi: ad oggi sono state riparate le parti danneggiate e sono state risolte positivamente le interferenze con i ritrovamenti archeologici; sono state predisposte le camere di scavo e di estrazione della talpa; a partire dal 22 gennaio inizia l’esecuzione di due nuovi tratti di collettore; tra l’esecuzione delle due tratte la talpa sarà smontata, estratta e rimessa in funzione; partirà quindi la costruzione della seconda tratta che va dalla curva nord alla curva sud per circa 500 metri; al termine la talpa verrà estratta e sarà possibile avviare i lavori per l’attivazione dei tratti di collettore 1 e 2 ormai realizzati. In questo stesso periodo saranno realizzate anche le ulteriori operazioni di scavo archeologico prescritte dalla Soprintendenza.

 
Soluzione alle interferenze archeologiche

Nel corso dello scavo è stata riportata alla luce una struttura monumentale residenziale di particolare complessità databile in età romana, il cui tempo di vita si estende dall’età tardo repubblicana fino almeno al III secolo d.C. Le indagini, inoltre, hanno restituito un congruo numero di reperti pertinenti a fasi e periodi cronologici precedenti a quelli documentati dalle strutture murarie, con significative attestazioni di età arcaica e medio-repubblicana. Per portare a termine l’opera essenziale, sotto la supervisione della Soprintendenza è stato effettuato lo smontaggio dei reperti, per il successivo studio e conservazione dei ritrovamenti.

"Questa è un’opera di grande importanza per tutto il quadrante nord della città che ci permetterà di mitigare il fenomeno degli allagamenti della zona, in particolare a corso Francia e Ponte Milvio. È una questione che si trascinava da anni, abbiamo infatti sbloccato un’opera strutturale che contribuisce a sanare una situazione irrisolta, con ricadute positive non solo sulla gestione delle acque piovane, ma anche sulla capacità della rete di raccolta. Come abbiamo spiegato tante volte, la costante pulizia delle caditoie da sola non è sufficiente in presenza di eccezionali precipitazioni piovose che, con i cambiamenti climatici possono anche diventare particolarmente violente. Questo intervento complesso era necessario per mettere in sicurezza un’area particolarmente soggetta a fenomeni di allagamento". Lo afferma il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Il Dilp sta eseguendo un intervento complesso che ci ha anche dato un insegnamento su come procedere in situazioni similari, come ad esempio a piazza Pia – commenta l’assessora Segnalini - Infatti, abbiamo dovuto attuare soluzioni in grado di non compromettere mai il servizio all’utenza, attraverso un sistema di compensazione di flussi delle acque. Inoltre, ci siamo trovati di fronte a inaspettati reperti archeologici e con la Soprintendenza abbiamo trovato la soluzione più adeguata per proseguire alla realizzazione di un’opera fondamentale per la collettività, dando anche modo di allargare lo scavo per indagare al meglio l’area. Con questo intervento che ha tempi anche legati agli eventi che si svolgono allo Stadio Olimpico, porteremo a termine un lavoro decisivo per la mitigazione degli allagamenti. Infine – conclude l’assessora - metteremo finalmente in funzione il collettore di Gronda a diciassette anni dalla sua costruzione”.

Per il presidente Torquati: “Ridurre il rischio idraulico e idrogeologico sul nostro territorio è da sempre tra le priorità della nostra amministrazione. I lavori sul collettore stanno andando avanti regolarmente e per questo non posso che ringraziare il Sindaco e l’assessora Segnalini che con il Dipartimento hanno da subito compreso l’importanza e l’urgenza di questa grande opera, che una volta completata ridurrà sensibilmente il rischio di allagamenti a corso Francia e Ponte Milvio”.

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