La violoncellista Silvia Chiesa presenta: Louise Farrenc una donna allo specchio
Oratorio del Gonfalone, giovedì 6 febbraio (ore 20,30) la musica di Louse Ferranc, la riscoperta di una compositrice e donna eccezionale a cavallo tra due anniversari, i 220 anni dalla nascita (1804 - 2024) e i 150 anni dalla scomparsa (1855 - 2025)
La musicista Silvia Chiesa foto da comunicato stampa
(AGR) Come nasce un talento artistico? Cosa lo fa crescere e sviluppare? Quali forze interiori e circostanze ambientali permettono alla passione per l’arte di trasformarsi in una vera e propria professione? E’ vero che a parità di talento e opportunità le donne possono raggiungere gli stessi obiettivi degli uomini? A queste e ad altre domande vuole rispondere lo spettacolo “LOUISE FARRENC: UNA DONNA ALLO SPECCHIO” dedicato alla figura della straordinaria compositrice, pianista, didatta ed editrice, a 150 anni dalla scomparsa.
La violoncellista Silvia Chiesa, la violinista Mihaela Costea e la pianista Linda Di Carlo hanno scelto - nel vasto repertorio da camera della Farrenc- alcune tra le opere più rappresentative ed apprezzate all’epoca: Air Russe varié op.17 per pianoforte, le Variazioni Concertanti op.20 per violino e pianoforte, l’ Andante sostenuto dalla sonata op.46 per violoncello e pianoforte, per concludere con il Trio op.34 per pianoforte, violino e violoncello.
Un quartetto tutto al femminile quindi per riportare alla vita una protagonista significativa della musica dell’Ottocento francese come Louise Farrenc, compositrice, pianista, didatta ed editrice che segnò la storia dell’emancipazione femminile in musica.
Un’altra importante occasione per apprezzare e godere di questo originale spettacolo sarà il 16 Marzo alle 18 a Parma alla Sala Gavazzeni del Centro Produzione Musicale “A. Toscanini”, stavolta con la voce recitante della stessa Silvia Chiesa.
Musiche di Louise Farrenc
Air russe varié op. 17 per pianoforte
Variazioni concertanti op. 20 per violino e pianoforte
Andante dalla sonata op.46 per violoncello e pianoforte
Trio op.34 per pianoforte, violino e violoncello
Andante.Allegro - Tema con variazioni. Andante semplice - Finale.Allegro
con
Silvia Chiesa, violoncello
Mihaela Costea, violino
Linda di Carlo, pianoforte
Anna Bonaiuto, voce recitante
www.oratoriogonfalone.eu/home-italiano/stagione-concertistica-2024-25/
info@oratoriogonfalone.eu
biglietti: 20 euro | 25 euro
www.classictic.com/en/oratorio-del-gonfalone-a-woman-in-the-mirror/103945/?e=1624726
Silvia Chiesa
Interprete raffinata e ricca di personalità Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio solistico del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, stimolando la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali e ideando il progetto discografico “Trilogia del Novecento italiano” per Sony Classical e la recente serie web di documentari “Novecento Corsaro”. Dedicataria di composizioni solistiche con orchestra da parte di Corghi e D'Amico, è stata scelta da compositori come Clementi, Dall'Ongaro e Sollima per prime esecuzioni di loro opere. Come solista ha suonato con OSN Rai, OPV, Maggio Musicale Fiorentino, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra della Toscana, Royal Philharmonic, Solisti di San Pietroburgo, Orchestra di Rouen, Staatsorchester Kassel, Sinfonica di Cracovia, collaborando con i più rinomati direttori. In duo con il pianista Baglini ha un repertorio di settanta titoli, ha tenuto oltre 300 concerti nei cinque continenti e ha registrato per Decca. Silvia Chiesa diventa per la prima volta committente e protagonista nel 2022 con la première della sonata di R. Strauss in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 6 nella versione orchestrata da Giovanni Veneri eseguita alla Serate Musicali di Milano con l’Orchestra Cupiditas diretta dal Maestro Pietro Veneri, progetto trasmesso integralmente da RAI 5. Conferma la visione pionieristica di Silvia Chiesa l'Eco-concerto per paesaggio sonoro del Parco Nazionale del Gran Paradiso e violoncello solo, progetto sperimentale del 2022 in cui il violoncello dialoga con i suoni del Parco del Gran Paradiso registrati e poi mixati da Enrico Montrosset, in un ideale percorso dalla valle fino in vetta, anche questo trasmesso integralmente da RADIO RAI 3. Sul fronte discografico, sempre per Decca, è presente nella collana Live at Amiata Piano Festival in cui interpreta il Quintetto per archi op. 163 di Schubert con il Quartetto della Scala e i Concerti per violoncello e orchestra di Haydn con la Camerata Ducale ed ha registrato, in prima mondiale “…tra la carne e il Cielo” di Azio Corghi, di cui è dedicataria. È artista residente dell’Amiata Piano Festival e docente al Conservatorio “Monteverdi” di Cremona. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.
Louise Farrenc (Parigi, 31 maggio 1804 – Parigi, 15 settembre 1875) compositrice, pianista e insegnante francese. Nata col nome di Jeanne-Louise Dumont, era figlia di Jacques-Edme Dumont, importante scultore dell'epoca, e sorella di Auguste Dumont. Louise Farrenc ottenne una considerevole reputazione durante la sua vita, sia come compositrice, sia come pianista che come insegnante. Iniziò a studiare pianoforte in giovane età con Cecile Soria[1], un ex allievo di Muzio Clementi. Quando divenne chiaro che aveva la capacità di diventare una professionista andò a lezione da maestri quali Ignaz Moscheles e Johann Nepomuk Hummel, e, dato il talento che mostrava come compositrice, i suoi genitori decisero, nel 1819 all'età di 15 anni, di farla studiare con Anton Reicha, l'insegnante di composizione al conservatorio, anche se non è chiaro se frequentò effettivamente le lezioni in quel luogo, dal momento che all'epoca la classe di composizione era aperta solo agli uomini. Nel 1821 sposò Aristide Farrenc, uno studente di flauto dieci anni più anziano di lei, che si esibiva regolarmente nei concerti dati nella colonia degli artisti della Sorbona, dove viveva la famiglia di Louise. Dopo il matrimonio interruppe i suoi studi per esibirsi nei concerti in tutta la Francia insieme al marito. Egli, tuttavia, si stancò ben presto di quella vita e, con l'aiuto di lei, aprì una casa editrice a Parigi, Éditions Farrenc, che divenne una delle più importanti case editrici musicali della Francia per i successivi 40 anni.
A Parigi Farrenc riprese a studiare con Reicha e, in seguito, riprese la carriera concertistica, interrotta brevemente nel 1826 per dare alla luce la figlia, Victorine, che divenne anch'essa una pianista, ma che morì nel 1859 all'età di trentatré anni. Negli anni trenta Farrenc aveva già ottenuto una fama considerevole come pianista e la sua reputazione era tale che nel 1842 ottenne il posto di insegnante di pianoforte al conservatorio di Parigi, posizione tra le più prestigiose in Europa, che mantenne per trent'anni. Fu una istruttrice eccellente e molti dei suoi studenti si diplomarono con il Premier Prix e divennero musicisti professionisti. Nonostante ciò, Louise venne pagata meno delle sue controparti maschili per quasi un decennio. Solo dopo la trionfante première del suo nonetto, a cui prese parte il famoso violinista Joseph Joachim, richiese e ottenne di avere la stessa paga. Oltre alla sua attività di insegnante e di concertista, scrisse e pubblicò un importante libro, Le Trésor des Pianistes, sui vari stili esecutivi musicali e fu due volte premiata con il Prix Chartier of the Académie des Beaux-Arts, nel 1861 e nel 1869.
Louise Farrenc morì a Parigi. Per molti anni dopo la sua morte, la sua reputazione di pianista sopravvisse e il suo nome continuò ad apparire in libri quali Pianistes célèbres di Antoine François Marmontel. Il suo nonetto aveva ottenuto popolarità nel 1850 circa, così come i suoi due quintetti per piano e i suoi trii. Ma, nonostante la riedizione di alcune sue opere di musica da camera dopo la sua morte, le sue composizioni furono velocemente dimenticate, finché, nel XX secolo, l'interesse e lo studio delle compositrici hanno portato alla sua riscoperta e, in seguito, all'esecuzione e alla registrazione di molte sue opere. A dicembre 2013, Louise Farrenc è stato il soggetto del programma Composer of the Week, andato in onda su BBC Radio3.