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Emergenza covid: 30 milioni per i bisogni primari delle famiglie

printDi :: 20 dicembre 2020 10:51
Eugenio Giani

Eugenio Giani

(AGR) Sostegno all’acquisto di alimenti, contributi per l’affitto e interventi di assistenza domiciliare: sono queste le misure che potranno essere attivate dalle Società della Salute/zone distretto della Toscana con le risorse straordinarie, 30 milioni di euro, destinate dalla Giunta regionale per contrastare il crescente disagio sociale determinato dalla crisi sanitaria, con l’Avviso pubblico “Azioni di sostegno integrate rivolte alle fasce più deboli della popolazione a seguito dell’emergenza Covid-19". “La pandemia ha peggiorato la condizione di tutti - afferma il Presidente della

 
Regione Toscana Eugenio Giani - ma ad essere più penalizzati sono soprattutto i soggetti socialmente deboli, gli anziani, i disoccupati, le famiglie più bisognose. Crediamo sia necessario rafforzare le reti di protezione esistenti e predisporre un sistema di welfare più attento ai bisogni di chi ha bisogno. Va in questo senso l’importante stanziamento straordinario di 30 milioni di euro che abbiamo varato e che è destinato a chi è maggiormente in difficoltà”. “Gli effetti sociali della crisi sanitaria che stiamo vivendo – aggiunge l’assessora al sociale Serena Spinelli – si sommano alle difficoltà economiche già diffuse prima della crisi e rendono ancora più difficile per molte famiglie toscane accedere a beni e servizi primari, quali un’adeguata alimentazione, la casa e l’assistenza domiciliare sia per gli anziani non autosufficienti, sia per i ragazzi e le ragazze in condizioni di disagio che, soprattutto con la didattica a distanza, hanno bisogno di maggiore sostegno e affiancamento”. I fondi derivano da una riprogrammazione delle risorse comunitarie del Fondo sociale europeo. La Regione, attraverso l’avviso pubblicato sul BURT, destinerà questi fondi alle società della salute e ai comuni che poi li erogheranno ai cittadini. L’intervento interesserà tutti e 270 i comuni toscani e il riparto tiene conto di un criterio demografico e delle condizioni di disagio economico o abitativo presenti nell’area. Gli enti pubblici potranno stabilire come ripartire tra le tre linee di intervento le cifre loro destinate, ma dovranno riservare almeno il 20% agli interventi di assistenza domiciliare. “Abbiamo chiesto ai Comuni e alle Società della Salute, che ringrazio, un grande sforzo – continua Spinelli – per giungere in tempi strettissimi all’erogazione dei fondi messi a disposizione. Nonostante questo, gli interventi previsti sono coerenti con le linee consolidate di utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo e sono orientati alla valorizzazione delle reti dei servizi territoriali e all'integrazione con le azioni già esistenti sui territori. Questo è un elemento essenziale affinché le misure previste abbiano la massima efficacia e rappresentino un valore in prospettiva futura". Dal momento della pubblicazione dell’avviso, gli enti avranno dieci giorni per presentare domanda. In questo modo saranno compressi i tempi in cui la misura diventerà operativa, e rapidi anche i tempi di erogazione: una volta ottenuti i fondi, il 90% delle risorse sarà anticipato. “Collaborazione tra tutti i livelli istituzionali e un carattere intergenerazionale sono i tratti distintivi di questo intervento, con il quale vogliamo ribadire l’urgenza di trovare risposte rapide a bisogni primari e concreti, l’importanza della collaborazione tra le istituzioni nel dare risposte ai cittadini e la necessità di ripensare alle politiche di welfare come interventi allo stesso tempo mirati e complessi, capaci di dare risposte diversificate, ma rinnovando un patto sociale tra territori e istituzioni su cui dovremo continuare ad investire anche in futuro, sia in questo periodo di emergenza sanitaria, sia per il suo superamento”, conclude l'assessora Spinelli. ​

sabato 19 dicembre

 
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