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Roma, riqualificata via di San Bonaventura con 150 mila sanpietrini

Sono stati posizionati circa 150mila sanpietrini su una lunghezza di circa 300metri: il 60% provenienti da altri cantieri e il 40% dal recupero di quelli rimossi da Piazza San Giovanni. Il selciato è stato posato "a sella d'asino", per favorire il deflusso dell'acqua piovana

printDi :: 08 aprile 2025 22:03
Via di San Bonaventura al Palatino sopralluogo di Gualtieri

Via di San Bonaventura al Palatino sopralluogo di Gualtieri

(AGR) È stata completata la riqualificazione di via di San Bonaventura nel cuore del Parco Archeologico del Colosseo. L'intervento, curato dal Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici(Dilp), ha visto la rimozione dell'asfalto e la posa di circa 150mila sanpietrini, con un costo complessivo di 1,8 milioni di euro. I lavori, iniziati a luglio 2024 e conclusi a febbraio 2025, rientrano nel più ampio intervento giubilare che destina 31 milioni di euro alla riqualificazione delle pavimentazioni storiche della città.

Il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini oggi hanno effettuato un sopralluogo per visionare il completamento dei lavori di riqualificazione della storica strada.

 
La riqualificazione di via di San Bonaventura ha rappresentato una sfida complessa, data la particolarità del sito e la necessità di preservare il valore storico e archeologico dell'area. I lavori del Dilp sono stati eseguiti con costante sorveglianza archeologica e in collaborazione con il Dipartimento Ambiente, tenendo conto delle alberature presenti e delle criticità legate alla logistica, data l'area stessa della strada e l'elevata densità di turisti che frequentano la zona. 

L'intervento è stato realizzato in ottemperanza al "Piano sanpietrini" del 2019, che prevede il “saldo zero” nella rimozione e riposizionamento dei sanpietrini, e mira a valorizzare le infrastrutture stradali dei percorsi pedonali storici della città.
In particolare, sono stati posizionati circa 150mila sanpietrini su una lunghezza di circa 300metri: il 60% provenienti da altri cantieri e il 40% dal recupero di quelli rimossi da Piazza San Giovanni (nella fase di posa della nuova pavimentazione in Piazza San Giovanni che richiedeva quantitativi maggiori sono stati utilizzati quelli rimossi a piazza Albania e via della Piramide Cestia). Il selciato è stato posato "a sella d'asino", per favorire il deflusso dell'acqua piovana e il sottofondo è stato realizzato per garantire elasticità e permeabilità. Infine, è stata prestata attenzione alle alberature esistenti, con la realizzazione di tazze più larghe e conformate alla posa tondeggiante dei sanpietrini. 

“Un altro piccolo tassello del nostro Piano Sanpietrini e dei cantieri per il Giubileo”, ha commentato il sindaco Gualtieri. “In questo caso in una via che aveva davvero bisogno di una riqualificazione, vista anche la collocazione nel Parco Archeologico del Colosseo, è stata risistemata completamente la pavimentazione, sulla base del principio di rotazione dei sanpietrini inutilizzati in altre zone. Ed è stato un lavoro ciclopico, perché si tratta di una area molto difficile da raggiungere dai normali mezzi di trasporto. Sono stati quindi necessari 150mila sanpietrini e sei mesi di lavoro per un bellissimo intervento che, in piena collaborazione con la Direttrice del Parco archeologico Alfonsina Russo, restituisce una giusta valorizzazione a una strada straordinaria. Un’altra eredità positiva - conclude Gualtieri - che il Giubileo lascia alla città, per i romani e per i turisti”.

"Siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto", ha aggiunto l'assessora Segnalini. "I lavori sono stati eseguiti con grande cura e attenzione ai dettagli, garantendo la qualità e la durabilità della pavimentazione. L'intervento di riqualificazione di via di San Bonaventura rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare la tutela del patrimonio storico con la realizzazione di opere pubbliche di qualità, a beneficio dei cittadini e dei turisti. Il Giubileo continua ad essere una grande occasione per intervenire sulla sicurezza delle strade e al tempo stesso sulla loro valorizzazione”.

La storia della strada

Via di San Bonaventura è un percorso pedonale sul Palatino che collega l'Arco di Costantino alla sommità del colle, attraversando un'area di rilevanza storica e archeologica. La strada, stretta tra antiche mura romane, si affaccia sul Foro Romano e sul Colosseo. Il tracciato si snoda attraverso strati di storia romana, con resti di edifici e insediamenti che testimoniano l'evoluzione del Palatino nel corso dei secoli. Lungo la via, si incontrano la Chiesa di San Sebastiano, edificata sull'antico Tempio di Elagabalo, e la Chiesa di San Bonaventura, costruita nel 1675 su una cisterna dell'Acquedotto Claudio.
La strada deve il suo nome proprio all'omonima chiesa, eretta insieme a un convento francescano per volere del cardinale Francesco Barberini. 
Sul percorso, si trovano le edicole di una Via Crucis del XVIII secolo, volute da San Leonardo da Porto Maurizio, che visse nel convento, un'edicola sacra con la Madonna Addolorata e una croce metallica su basamento in pietra. Lungo il tracciato, si aprono portali storici come quelli degli Orti Farnesiani e di Villa Spada, offrendo ulteriori scorci sul complesso archeologico.
Via di San Bonaventura, un tempo collegamento tra la Via Sacra e Via di San Gregorio, testimonia la stratificazione storica del Palatino. Il colle, cuore della Roma antica, ospitò edifici pubblici e residenze imperiali, diventando poi sede di conventi nel Medioevo.

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Via di San Bonaventura

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