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Vela, Mascalzone Latino protagonista

print22 ottobre 2015 23:59
(AGR) Ieri a Malta, trascorsa da poco la mezzanotte, per l’esattezza erano le 00.24, il Cookson 50 Mascalzone Latino, ITA 14909, ha tagliato la linea del traguardo della 36ma edizione della Middle Sea Race dopo 3 giorni, 12 ore, 4 minuti e 30 secondi.

Il 50 piedi di Vincenzo Onorato è stata l’ottava barca, tra i 109 monoscafi, ad arrivare al traguardo. Il suo rivale diretto di tutta la regata, B2 di Michele Galli, un IRC 52 progettato da Botin & Partners e varato nel 2011, ha impiegato 3 giorni, 10 ore, 52 minuti e 1 secondo effettivi. Secondo il calcolo in tempo compensato, mentre sono giunte all’arrivo ancora pochissime barche, i due scafi sono vicinissimi: dopo 606 miglia, 644 quelle effettivamente percorse da Mascalzone Latino e 649 da B2, la classifica generale provvisoria premia, per soli 9 secondi, quest’ultimo che è attualmente leader sia nella classe IRC 2 che IRC overall. In testa sino al waypoint numero 6, quello di Lampedusa, Mascalzone Latino ha lottato, senza lasciare nulla di intentato, dall’inizio alla fine della regata tenendo sempre d’occhio il suo principale avversario, B2, già vincitore della Middle Sea Race nel 2013. Arrivare in fondo con un risultato così importante soltanto alla seconda partecipazione, anche se la vittoria assoluta è sfumata per un soffio, è una prestazione che verrà iscritta con grande soddisfazione nella bacheca delle migliori performance del team di sempre. Non a caso a bordo c’era un equipaggio di velisti di grande esperienza e fedeltà al team di Vincenzo Onorato: lo skipper Matteo Savelli ha portato nel suo pozzetto protagonisti della vela internazionale come Alberto Bolzan, Ian Moore, Gabriele Benussi, Flavio Favini e Marco Savelli, aiutati nelle manovre da Leonardo Chiarugi, Andrea Ballico, Gaetano Figlia di Granara, Pierluigi De Felice, Marco Carpinello e Davide Scarpa.

 I Mascalzoni sono comunque i vincitori virtuali -devono arrivare ancora diverse imbarcazioni- nella classifica Overall ORC, proprio davanti (ironia della sorte, non di 9 secondi bensì di quasi due ore), a B2 di Michele Galli con un afterguard di prestigio coadiuvato da Francesco De Angelis.

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