Roma, domenica la Gran Fondo in bici
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La Gran Fondo Campagnolo Roma, com’è noto, ha un tracciato di circa 120 chilometri per un dislivello di 2.000 metri totale. Certamente molto impegnativo e adatto a chi ha gambe e polmoni ben allenati. Proprio per questo motivo, per renderlo ancora più appetibile a chi vede nella bici un mezzo per gareggiare (avversari o se stessi, va comunque bene), con tracciati belli ma tecnici e duri. Il tragitto allungato in Roma: Fori Imperiali, piazza Venezia, piazza Argentina, Corso Rinascimento, S.Andrea della Valle, via Tomacelli, largo Goldoni, via del Corso, piazza del Popolo, LungoTevere fino a via di Porta San Sebastiano. Poi, fuori città, verso quei Castelli immortalati da secoli di racconti, poesie, canzoni e film. Borghi antichi, suggestivi, permeati di storia e immersi in paesaggi a volte incantati.
Il lago di Albano, sul quale domina la residenza estiva del Papa, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Frascati, con quattro salite cronometrate impegnative, alcune con tratti molto duri tra cui due muri che ricordano quelli delle classiche del nord che, come si dice in gergo ciclistico, “faranno molto male” alle gambe già intossicate da un percorso mai pianeggiante, che nel tratto cittadino presenta anche i leggendari sanpietrini romani.
Le salite cronometrate previste
Panoramica (Lago di Albano) misura 2.3 chilometri, ha una pendenza media del 5.9% e massima dell’8%.
Murus (Rocca di Papa) è di 1.1 chilometri, con pendenza media del 10.3% e massima del 16%.
Rocca Priora – Trofeo Corriere dello Sport é lunga 6 chilometri, pendenza media del 6.3% e massima del 13%
Rostrum (Montecompatri) misura 720 metri con una pendenza media del 12% e massima, sul tratto in pavè, del 18%.
Roma è sempre laggiù. Si pedala sulle colline, si sfiorano gli 800 metri sul livello del mare, l’aria frizza, clima da vacanze e da gara, ma che invoglia a darci dentro. Giù a testa bassa, quindi, con colline e discese e poi i Pratoni del Vivaro, una distesa/territorio da western all’italiana, la campagna romana e, infine il ritorno verso Roma…addio alla freschezza dei Castelli, accolti dal calore della Città Eterna.
Una gran fondo innovativa ed unica, come il progetto. Classifica finale e di categoria stilate sul tempo di percorrenza e premiazione di ogni categoria in base ai tempi complessivi registrati nelle quattro cronoscalate.E una splendida nuova iniziativa di Campagnolo denominata Campagnolo Climbing Championship, per coloro che passeranno per primi nelle quattro salite della Gran Fondo: la cronoscalata Panoramica, il Murus, Rocca Priora – Trofeo Corriere dello Sport e il Rostrum che avranno l’onore di una maglia speciale.
Una classifica per uomini, donne delle varie categorie, in modo da rappresentare al meglio tutti gli agonisti, premiando i più competitivi, dai più giovani ai più anziani, consacrerà i Campagnolo Climbing Champion. E inoltre due maglie premieranno i vincitori assoluti nel computo complessivo delle 4 scalate e dopo gli arrivi si potranno festeggiare il Re di Roma e La Regina di Roma. Tutti i Campagnolo Climbing Champion sfoggeranno le loro maglie l’anno successivo e avranno diritto a un posto in prima fila nella griglia di partenza. E, al Villaggio Expo, una colonna romana “Wall of Fame” sosterrà le targhe con i nomi dei vincitori