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Roby Levis, ad 80 anni si scopre Campione di nuoto e punta al bis agli Italiani

Roby Levis“Devo difendere il titolo di campione italiano nei 50 dorso. A fine giugno parteciperò ai tricolori Master di Riccione, vorrei fare il bis ma alla mia età è importante gareggiare, è uno stimolo a dare sempre di più, è una medicina, un’iniezione di fiducia quotidiana”.

printDi :: 14 giugno 2024 09:48
Roby Levis in acqua durante gli allenamenti

Roby Levis in acqua durante gli allenamenti

(AGR) Il nuoto è uno sport per tutte le età e questa è cosa nota. Scoprire però che lo sport ad 80 anni è un compagno di vita, una scommessa costante con te stesso che ti sprona fino a scoprirti campione e di quelli con la C maiuscola, non è una cosa di tutti i giorni. Roby Levis, 80enne dell’Infernetto, è un autentico leader della categoria master, non aveva fatto gare di nuoto ed oggi è campione italiano in carica dei 50 metri dorso e con un palmeras di successi da incorniciare, 24 medaglie conquistate negli ultimi mesi, tra cui 11 ori, 8 argenti e 5 bronzi nei trofei di nuoto a Roma e nel Lazio.

“Devo difendere il titolo nei 50 dorso – ricorda Roby - Ho iniziato ad allenarmi per questo obiettivo, a fine giugno parteciperò ai tricolori Master di Riccione, vorrei fare il bis….anche se è importante, alla mia età, gareggiare, è uno stimolo a dare sempre di più e quando sei stanco ad andare in piscina a nuotare, è una medicina, un’iniezione di fiducia quotidiana”.

 
Roby Levis, 80 primavere, residente all’Infernetto, ha imparato a nuotare ad Ostia, nel tratto di mare, racconta, compreso tra il Marechiaro ed il pontile: “Eravamo in tre, avevamo un pattino che faceva acqua da tutte le parti ma in qualche maniera restava a galla. Eravamo organizzati che mentre due facevano il percorso a nuoto l’altro vogava e ci seguiva in barca. A ritorno, a rotazione, si cambiava e chi remava aveva il diritto di nuotare e chi aveva nuotato doveva remare. Ci divertivamo molto, eravamo poco più che bambini ma il mare mi è entrato subito nel sangue e con lui, il nuoto”.

Roby è stato un consulente marketing per molte aziende internazionali, spaziando sopratutto nel mondo della moda, una carriera, per certi versi, insolita per un ingegnere laureato alla Sapienza. “Era una professione che volevo fare – continua Levis - ma i casi della vita mi hanno dato una grande opportunità. Ho iniziato perché avevo bisogno di soldi e mi sono trovato ai vertici amministrativi di aziende di abbigliamento che mi hanno dato fiducia e mi hanno fatto innamorare del mio lavoro di programmazione e marketing”.

Ad 80 anni Roby si è poi scoperto campione e naturalmente, come sempre, ha scelto il nuoto per emergere anche nello sport. “Non ho condotto una vita sportiva ma sono sempre stato nel mondo dello sport. Avendo ridotto l’attività lavorativa ho trovato tempo a disposizione per tornare a nuotare. Poi, quasi per gioco, mi sono iscritto ad una gara. Sono partito che vedevo l’arrivo lontano, ma quando ho toccato il bordo della piscina ero primo. Non ci credevo, ma ho capito che dovevo continuare”.

La passione per il nuoto ha portato Roby ad allenarsi nella piscina del Babel, dove si allenavano le ragazze della squadra di pallanuoto della SIS Roma. E’ stato “amore” a prima vista, da quel giorno è sempre presente sulle tribune del Centro Federale FIN di Ostia per sostenere le sue amiche e la società, di cui ufficialmente è il “capotifoso”, un titolo di cui, assieme ai tanti trofei vinti, è estremamente orgoglioso.

Photo gallery

Roby Levis sul podio
Roby Levis festeggia la medaglia d'oro a Torino nei 50 dorso
Roby Levis mascotte della SIS Roma
Roby Levis festeggia la Coppa Italia con il tecnico della SIS Marco Capanna

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