Nel weekend scatta la Clericus Cup
29 febbraio 2012 20:32
Un torneo, quest’anno alla sua sesta edizione, che negli anni ha entusiasmato e contagiato anche grandi campioni del calcio che conta: per restare nella capitale, in perfetto clima derby, ad esempio i due brasiliani, il romanista Juan ed il laziale Hernanes. Il giallorosso, a difesa dei colori verdeoro, deciso a tifare per il Collegio Pio Brasiliano, un solo bronzo nel palmares clericale; ed il fantasista biancoceleste ad incoraggiare l’Angelicum, vicecampione in carica, proprio per i colori simili alla Lazio dell’Università tomista, dove fra gli altri studiò Karol Wojtyla.
Sarà la prestigiosa Aula delle tesi della Pontificia Università Gregoriana (Piazza della Pilotta, 4) ad ospitare venerdì 2 marzo alle ore 11 la presentazione dei gironi, dei calendari, e delle squadre protagoniste, prima fra tutte la formazione campione in carica della Gregoriana, che al gran completo nel suo Ateneo, aprirà la bacheca del rettorato, per mostrare il trofeo vinto un anno fa, dopo un’avvincente cavalcata.
Saranno presenti il presidente della Clericus Cup, mons. Claudio Paganini, il presidente del Csi, Massimo Achini, il Vice Rettore della Pontificia Università Gregoriana, il gesuita Reverendo Padre Daniel Mc Donald.
In campo si va il giorno seguente. Fischio d’inizio sabato 3 marzo, sui campi dell’Oratorio San Pietro (in via di S. Maria Ausiliatrice, a due passi dal Vaticano). Come accade per tradizione nelle maggiori rassegne mondiali, saranno proprio i campioni in carica della Gregoriana, con lo scudetto sulla maglia amaranto, i primi a scendere in campo. E sarà subito remake della finale scorsa contro l’Angelicum: il sorteggio effettuato presso la sede del Csi Roma, curatore dell’organizzazione del torneo – ironia della sorte – ha subito riproposto le due finaliste della scorsa edizione. Come dire: “l’ultima sarà la prima…”.
Nella giornata d’esordio spiccano anche la rivincita delle due finalissime 2009 e 2010, Redemptoris Mater – North American Martyrs, ed il derby del Santo d’Ippona, fra Agostiniani Scalzi, al debutto nel torneo, ed Agostiniani-Guanelliani.
