Barcolana, c'è pure Mascalzone Latino
(AGR) A partire da domani, venerdì 2 ottobre, fino a domenica 11, il progetto sociale di Mascalzone Latino, una scuola vela creata per avvicinare i ragazzi più sfortunati dei rioni periferici di Napoli allo sport e alla vita marinara, si presenta alla 47esima edizione della Barcolana di Trieste attraverso una mostra fotografica che mette a confronto le sue attività con una realtà simile di Rio de Janeiro, il Projeto Grael.La mostra, intitolata "Vela per la Vita: Il Mare e la Vela come riscatto per i giovani", attraverso gli scatti di Fabiano Avancini, fotoreporter sensibile alle sofferenze e alle sfumature dei conflitti nel mondo, immortala gli allievi di entrambe le scuole e fa emergere le differenze e i punti comuni capaci di contraddistinguere gli sforzi di due enti sorprendentemente omologhi. Si tratta infatti di due scuole di mare e di vita appartenenti a mondi distanti ma così simili nel voler mostrare ai ragazzi, futuri marinai, che attraverso lo sport della vela i loro orizzonti potranno essere molto più grandi di quelli che il loro ambiente d’origine poteva offrirgli.
A garantire il successo in quest’impresa ci sono da ambo i lati due grandi uomini prima che due grandi velisti: Vincenzo Onorato da una parte, armatore napoletano di successo anche al timone delle proprie imbarcazioni e nella gestione di due campagne di Coppa America, e Torben Grael, uno dei più forti atleti che il Brasile abbia mai avuto: due ori, un argento e due bronzi alle Olimpiadi, più la conquista di un giro del mondo a vela e della Louis Vuitton Cup del 2000, dall'altra. Sono, seppure geograficamente collocati agli antipodi, a Napoli il primo a Niteroi, poco distante da Rio de Janeiro, il secondo, due uomini di Grande Cuore.
Non si tratta della prima recente partecipazione per Mascalzone Latino con un progetto sociale alla Barcolana di Trieste: solo tre anni fa Vincenzo Onorato e alcuni storici membri del team, avevano navigato nel golfo di Trieste portando a conclusione una missione davvero speciale. Si trattava di una produzione televisiva che aveva come oggetto la realizzazione di un film-documentario, "La Forza del Vento", andato in onda su La7, che raccontava la storia di otto ragazzi con la sindrome di Down che, per oltre un anno, si sono allenati duramente, superando i loro limiti e quelli di un’imbarcazione difficile e impegnativa come La Poste, voluta da Eric Tabarly per la Whitbread del 1993, grazie all’aiuto di un equipaggio esperto e generoso come quello di Mascalzone Latino.
Il forte legame fra la Scuola Vela Mascalzone Latino e Trieste risale alle sue origini, come piace ricordare a Vincenzo Onorato: "È per me sempre interessante e curioso ricordare che l’idea dell’importante progetto della Scuola Vela sia nato proprio comprendendo che la zona di Trieste fosse una fucina di campioni e Napoli no. Da una mia serata a Muggia molti anni fa e da quello che mi hanno raccontato i tanti velisti di Trieste che hanno regatato e tuttora regatano con me, ho poi verificato che la vela nel capoluogo del Friuli la insegnano a tutti, mentre a Napoli è ancora un fenomeno di circolo, d’élite. Il nostro obiettivo, invece, è che questa disciplina possa essere praticata dai giovani senza discriminazione di censo, soprattutto da quelli che vivono una situazione di maggiore disagio sociale. Attraverso il mare vogliamo allontanare i ragazzi dalla strada e trasformarli in campioni di vela. Per questo abbiamo realizzato a Napoli una scuola di vela alla portata di tutti."
Il Projeto Grael è attivo da 15 anni e, analogamente alla Scuole Vela Mascalzone Latino, struttura i propri corsi come attività di doposcuola full immersion. Inoltre offre corsi professionalizzanti di carpenteria, falegnameria, elettronica, sanità di base, prevenzione e nutrizionali.