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Al goal-illusione di Spinazzola risponde Angelino: tra la Roma e il Napoli è pareggio. Ma che bel derby del sud!

Roma- Napoli 1-1

printDi :: 04 febbraio 2025 18:34
Roma- Napoli 1-1

Roma- Napoli 1-1

(AGR) Cosa mai ci si poteva aspettare da questo Roma-Napoli, se non una partita tale e quale a quella cui abbiamo assistito? Combattuta, a volte con una certa rudezza di interventi da parte di ambedue, alla fine il derby del sud ha avuto un esito che se non può soddisfare le aspettative degli uomini di mr. Conte, parimenti non può far fare salti di gioia nemmeno ai romanisti, visto che il pareggio acciuffato al 92’, per larga parte della medialità, e per coloro che non hanno assistito al match, appare un colpo di fortuna piuttosto che il risultato scaturito da una partita che si è mantenuta su un sostanziale equilibrio per quasi tutta la sua durata: già, perché la Roma le sue occasioni le ha avute e il goal del pareggio avrebbe potuto arrivare ben prima del 92’.

Ma tant’è: alla fine, la divisione della posta è il risultato più giusto. Come era nelle analisi prepartita, la Roma e il Napoli hanno dato vita ad una gara che ha rispettato quanto era nelle previsioni. Ma questo 1-1 non è certo il frutto maturato al termine di una partita abulica, rinunciataria, da ‘tira a campà’, disputata per onor di firma, anzi, tutt’altro perché l’una e l’altra hanno dato fondo a tutte le energie a loro disposizione: certo, il Napoli ha fatto di più, molto di più della Roma, ha cercato di vincere in ogni modo possibile perché era questa la sua mission: allungare in classifica sulle immediate inseguitrici Atalanta e Internazionale, e se gli azzurri non ci sono riusciti non hanno proprio nulla da recriminare o rimpiangere, perché sono stati fermati da una grande Roma, prossima a tornare a buoni livelli di competitività. Innegabilmente, allo stato attuale l’organico del Napoli è di livello superiore rispetto a quello della Roma, in termini di qualità singole e di squadra: nel gruppo degli azzurri spiccano personalità calcistiche di rilievo, dove i nuovi si sono ben inseriti accanto ai veterani, sicché, in quella rosa nessun giocatore appare fuori posto o estraneo alla dottrina Conte.

 
Nella Roma, invece, accanto a giocatori che, pur con la valigia in mano da diverse stagioni, mediocremente svernando, sembrano inamovibili, ci sono giocatori appena arrivati, in estate o più recentemente, che del nostro campionato, ormai inoltrato nella sua seconda fase, o ne sanno… nulla o solo per sentito dire. Non vogliamo andare a buttare giù pagelle, sta di fatto, però, che i moduli calcistici non sono poi così difficili da assimilare, sia che sulla panchina ci sia questo o quell’allenatore. Vedremo se, nel prosieguo, il Maestro Ranieri sarà riuscito a trasformare diversi giocatorini attualmente in rosa, in giocatori di Serie A. Con l’avvento di Ranieri, la Roma si è ripresa dagli choc di inizio campionato e ha dato tangibili segni di poter competere per l’Europa, ma è opinione diffusa che urgano ancora conferme prima di poter dire che le sue prospettive siano del tutto rosee, perché, come noto, la concorrenza è forte e agguerritissima. Il Napoli si presenta all’Olimpico con credenziali così solide che i pronostici di una sua vittoria magari non appaiono scontatissimi, visto che la Roma è in ripresa, ma gli sono quasi del tutto favorevoli.

Tuttavia, per buona parte dopo il fischio d’inizio, la squadra azzurra non è così arrembante come ci si aspetterebbe, visto che con una sua vittoria, allungando su Internazionale e Atalanta, rafforzerebbe notevolmente la sua leadership in classifica. Ma l’occasionissima di staccare le due nerazzurre è sfumata al 93’, quando Angelino scaraventa nella rete partenopea un tremendo fendente impossibile da neutralizzare, anche se in porta ci fossero stati Yascin, Zoff e Buffon, tutti e tre insieme. In un primo tempo equilibrato, ma la partita, sostanzialmente, lo sarà fino al triplici fischio, con il Napoli più intraprendente e una Roma che si difende ordinatamente, guardinga, sì, ma pronta a colpire se capita, al 29’ arriva il vantaggio azzurro: azione lato Montemario trequarti difensiva Roma direzione curva nord, pallone che ha una traiettoria strana, arriva a Spinazzola e l’ex di turno, accorgendosi che Svilar nel frattempo era andato al bar, inventa un astutissimo pallonetto che, seguito con sgomento dalla tifoseria romanista, plana beffardo nella porta giallorossa.

Qualche minuto e il Napoli potrebbe raddoppiare, ma sul più bello, Mc Tominay è preceduto da Konè. Scampato il pericolo, la Roma si scuote e nel finale di tempo, N’Dicka schiaccia di testa, ma Meret respinge. In apertura di ripresa, è ancora il Napoli ad avere la palla buona ma è ancora Mc Tominay a sparare alto da buona posizione. A questo punto, mr. Ranieri corre ai ripari: fuori Konè ed El Shaarawy, dentro Paredes e Saelemaekers. La partita va avanti senza scossoni, ma, con il trascorrere dei minuti, sembra che il Napoli, più che cercare il secondo goal, voglia gestire il vantaggio; la Roma azzarda sempre di più: forse nei romanisti s’è fatta strada la consapevolezza che può arrivare al pareggio, visto anche un calo di condizione, percepibile sebbene non così evidente, specie in alcuni giocatori-chiave della squadra avversaria.

Così, al 70’, arriva un gran tiro di Paredes, il pallone finisce sull’esterno della rete avversaria, sembra goal, ma è solo un’illusione ottica e l’esultanza della curva sud si spegne quasi subito. Si arriva al 75’ con la Roma ancora avanti, Paredes calcia sicuro ma il pallone finisce sul palo e tutto sfuma. Il cronometro corre veloce, la Roma è sempre più arrembante, il Napoli a difendersi bene e ordinatamente, chiamando in difesa persino gli avanti a dare manforte: la porta del Napoli sembra proprio stregata… fino al 92’, quando Saelemaekers crossa perfetto sul secondo palo, Angelino arriva puntuale sul pallone spiovente e inventa il gran tiro al volo che riequilibra la partita.

 

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