La Storia del Croissant:
Quando i Panettieri di Vienna Salvarono l’Occidente
L’Assedio di Vienna del 1529, l’eroico ruolo dei panificatori e la nascita di un dolce leggendario
La Vera Storia del Croissant: Dall’Assedio di Vienna alla Tavola Europea
(AGR) Siamo a Vienna nel 1529, la capitale austriaca è assediata dall’armata turca, il sultano Solimano il magnifico ha sperato in una veloce resa della città, ma l’assedio tira per le lunghe e si è giunti al mese di ottobre, le giornate sono ormai brevi e troppo fredde per i soldati turchi.
L’armata ottomana si è assottigliata, durante la lunga avanzata nei territori balcanici, lasciando Solimano a corto di armi pesanti. Per di più, il ricorso iniziale alla guerra psicologica, cioè alla strategia di terrorizzare la popolazione austriaca con delle incursioni di squadroni mongolo-tartari, finisce con l’essere un grave svantaggio per l’esercito turco che ben presto nel devastato territorio non trova più niente, né viveri né foraggio per gli animali. Così, di notte, i turchi tentano un ultimo attacco alla città fortificata cercando, con il favore delle tenebre, di cogliere di sorpresa i soldati di guardia.
L’imperatore Ferdinando I d’Asburgo, per premiarli, chiede loro di creare un dolce che ricordi la vittoria sui turchi e la salvezza della capitale. I panificatori pensano allora di creare un dolce a forma di mezzaluna, quella mezzaluna che campeggiava e campeggia ancora oggi sulla bandiera turca. Questo dolce sarà poi esportato da Vienna in Francia e nel Regno di Napoli dalle due figlie di Maria Teresa d’Austria: Maria Antonietta e Maria Carolina, rispettivamente mogli di Luigi XVI e di Ferdinando I di Borbone.
In Francia si chiamerà croissant cioè mezzaluna crescente, a Napoli invece si chiamerà “cornetto”: un dolce decisamente fortunato!