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Tre milioni di italiani senza cure

print05 novembre 2015 10:07
Tre milioni di italiani senza cure
(AGR) "Quasi 3 milioni di italiani rinunciano alle cure perché non hanno disponibilità economica. La situazione della nostra sanità è insostenibile, il premier Renzi ci deve ascoltare perché così non si può andare avanti". A lanciare il grido d'allarme, il segretario nazionale dell'Associazione Giuseppe Dossetti, Claudio Giustozzi, durante il Convegno al Senato dal titolo "Quale futuro per i farmaci innovativi in Italia? ",alla presenza, tra gli altri, di  Marcella Marletta, direttore generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute; Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana Medicina Generale e Agnese Cangini, membro dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).Oggi si assiste ad un intervallo temporale consistente tra il momento in cui l’Ema approva un farmaco fino alla sua entrata in possesso da parte del paziente. A ciò si aggiungono le difficoltà derivanti dalla disomogeneità degli standard nei sistemi di reporting dei costi a livello regionale e la scarsità di indicatori che consentano di valutare l’impatto di un farmaco registrato da meno di un anno. In questo modo, il sistema farmaco non funziona come dovrebbe e, a farne le spese, sono i cittadini che vedono negato il diritto di poter usufruire di terapie d’avanguardia.  “Per  il completamento del percorso autorizzativo trascorrono in media 1.070 giorni, ovvero tre anni. Dal recepimento dell’autorizzazione Ema all’invio dell’Aic in Aifa trascorrono 40 giorni. Dalla data d’invio della domanda (corredata dell’autorizzazione Ue) all’Aifa sino alla pubblicazione della Determina Aifa in Gazzetta Ufficiale mediamente 530 giorni (da un massimo di 934 giorni ad un minimo di 346 giorni): di questi, 380 giorni trascorrono per la valutazione tecnica dell’Aifa mediante Cts (Comitato tecnico scientifico) e Cpr (Commissione prezzi e rimborsi), e 150 dalla risposta della Cpr alla pubblicazione della Determina sulla GU. Dei 380 giorni di valutazione tecnica, 290 trascorrono per la Cts e 90 per la Cpr. 
Infine, dalla data di pubblicazione della Determina Aifa su Gazzetta sino all’inserimento del farmaco in Ptr passano ulteriori 100 giorni (da un massimo di 170 giorni in Calabria a un minimo di 40 giorni in Umbria) - aggiunge Giustozzi -Volendo distinguere tra fase europea, fase nazionale e fase regionale, risultano i tempi sono questi: fase europea 400 giorni; fase di invio all’Aifa 40 giorni; fase nazionale 530 giorni (290 per il lavori della Cts, 90 per il lavori della Cpr, 150 per la pubblicazione in Gazzetta); fase regionale 100 giorni per l’inserimento (ove presente) nei prontuari regionali. 
Per quanto riguarda l’iter territoriale, le forti disuguaglianze rilevate rimandano a varie criticità locali di origine economica, organizzativa e pratica, come ad esempio la cadenza temporale delle riunioni delle Cts regionali, che spesso avvengono con scarsa frequenza”. Stabilire il prezzo di un farmaco, soprattutto se innovativo, e garantire l’adeguato accesso alle cure è la principale sfida che il Sistema Sanitario nazionale si trova ad affrontare. Con la Legge di Stabilità del 2014 è stato inserito il Fondo Farmaci innovativi per il biennio 2015-2016  di oltre 1 miliardo di euro. Ma come vi si accede? Per quali farmaci è consentito? Chi ne è il garante? A chi si devono rivolgere i cittadini? Come è disciplinato?  “E’necessario che si faccia chiarezza sull’algoritmo che si utilizza per stabilire se un farmaco possa definirsi innovativo – prosegue Giustozzi – Sono passati 1047 giorni dal Decreto Balduzzi che sostanzialmente blindava  il principio di garantire in tempi veloci a tutti i malati, ovunque risiedano, l’accesso ai medicinali salvavita a tutti i pazienti , a prescindere dalla loro residenza. Ma senza l’algoritmo dell’innovazione del farmaco va da sé che è pressoché impossibile agire”.

 

 

 

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