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Stop ad incarichi esterni alla Asl rm D

print02 maggio 2013 00:18
Stop ad incarichi esterni alla Asl rm D
(AGR) La Direzione> dell’Azienda ASL Rm/D non ha proceduto ad un ulteriore rinnovo degli incarichi assegnati a professionisti esterni per attività di consulenza. Lo hanno reso noto i Cobas aziendaliche in una nota ricordano: “…. Consulenze e Incarichi che, ricordiamo, furono conferiti per la durata di un anno ad aprile 2011 e prorogati, a settembre 2011, con ampio anticipo rispetto alla loro scadenza naturale, per ulteriori 12 mesi – fino al 31.03.2013 ( due) e al 30.04.2013 ( uno ).L’incredibile, se non vergognosa, proroga degli incarichi ha finito per vincolare i vertici aziendali, malgrado il quadro di incertezza e precarietà che ha contraddistinto, in questi anni, la gestione Aziendale attraverso il susseguirsi di molteplici e inammissibili avvicendamenti (Commissari, Sub-Commissari e Direttori f.f.) senza che siano mai state rese effettivamente chiare e trasparenti non solo le motivazioni, ma le posizioni, le funzioni, i ruoli svolti e la presenza stessa dei richiamati professionisti, in rapporto alle priorità e alle effettive esigenze funzionali/organizzative dell’Azienda ASL RM/D.

Tali consulenze e incarichi hanno, oltretutto, comportato un gravoso onere per l’Azienda (circa 400.000,00 euro complessivi) e, questo, mentre sempre più si faceva sentire il peso dei tagli previsti dalla Spending review, dai Piani di rientro del debito sanitario, con i tagli del personale, con pesanti e gravi ricadutesulla qualità dei servizi offerti (v. mense, pulizie, gestione sportello unico integrato – CUP e back-office, manutenzioni) con evidenti rischi anche di conseguenze occupazionali per il personale interessato. Come Cobas ASL RM/D – continua la nota esplicativa -ribadiamo che la difesa del servizio pubblico passa attraverso una coerente e incisiva lotta agli sprechi, alle clientele, ai favoritismi e che questo possa avvenire solo superando la visione spartitoria e una concezione della gestione aziendalista della Sanità Pubblica e se si avviano quei reali processi e percorsi di gestione partecipata e democratica, nell’interesse e nella difesa di quel Bene e di quel Diritto alla Salute sancito dalla stessa Costituzione”.

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