Sit in di protesta il 15 febbraio ad Ostia
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09 febbraio 2012 13:04
(AGR) ( AGR )Il Cobas dell'Asl Rm/D aderisce al Sit In di protesta promosso dalla RSU e dalle organizzazioni sindacali mediche, per il giorno 15 febbraio, alle ore 1100, davanti al P.O. G.B. Grassi, per denunciare la mancanza di risposte da parte della Regione Lazio e della Direzione Aziendale, sia in merito alle problematiche e criticità esistenti nelle strutture e nei Servizi Socio Sanitari dell'Asl Roma D, sia in merito alla delicata situazione funzionale/gestionale e organizzativa conseguenza anche della mancatanomina del Direttore Generale.“E’ grave, inoltre, che la Regione Lazio e la Direzione aziendale dell’Asl, malgrado le segnalazioni, le denunce, le iniziative della RSU, delle forze sociali, politiche ed istituzionali ( v. Ordine del Giorno Municipio XIII ) e dei cittadini del Territorio non abbiano dato alcun cenno di risposta, sordi ed incuranti ai segnali di preoccupazione ed allarme per lo stato e la condizionedei P.O. G.B. Grassi – C.P.O. ( per varie ragioni, ancora chiusi circa 30 posti letto al G.B. Grassi – e il C.P.O., che per il Decreto n. 90/2010 della Regione Lazio viene definito “Centro Spinale” dedicato al trattamento delle mielolesioni, subisce un lento, ma progressivo depotenziamento a causa della grave carenza di personale fisioterapico e infermieristico ) e dell’insieme dei Servizi Socio Sanitari Territoriali peraltro alcuni ancora in attesa di essere ricollocati idoneamente presso il S.Agostino” Intanto,la Casa del Parto Naturale di Ostia è in grave carenza di organico. Mancano le ostetriche per effettuare i parti, mentre la lista di attesa per partorire è di un centinaio di persone. Ad oggi per poter effettuare i parti è necessario che siano presenti le ostetriche del vicino Blocco Parto dell’Ospedale ‘Grassi’. Riteniamo per questo grave che l’ASL RMD non abbia assegnato personale sufficiente ad uso esclusivo del Centro, nonostante gli stanziamenti approvati dalla Regione nel 2011". Lo dichiarano Anna Catalani componente dell’esecutivo regionale dei Verdi, e il presidente regionale del partito ecologista Nando Bonessio.
"Abbiamo presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale, per sapere quali iniziative intenda adottare per garantire il pieno funzionamento del Centro Acqualuce come previsto dalle norme approvate nel bilancio di previsione 2011, e quali provvedimenti intenda intraprendere per dare una efficace risposta alle tante richieste in lista di attesa presso il centro". "In un periodo in cui si parla tanto di taglio alle spese – conclude Anna Catalani -, bisognerebbe porre maggiore attenzione al fatto che un parto naturale, come quelli effettuati al Centro di Ostia, costa all’assistenza pubblica circa 1500 euro, mentre un parto cesareo in ospedale ne costa circa 4mila”.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti