Salviamo il San Filippo Neri
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17 dicembre 2012 14:38
(AGR) ">Invitiamo il Ministro Balduzzi, che solo 6 mesi fa inaugurò proprio al San Filippo Neri, un nuovo edificio con nuovi posti letto, ad intervenire sul “suo” tecnico Bondi e fermare decisioni che nulla hanno a che fare con i veri interessi di donne, uomini, giovani, anziani e disabili residenti nel territorio romano e laziale". L'associazione Giuseppe Dossetti scende in campo per difendere le istituzioni sanitarie nel braccio di ferro in atto in ambito regionale. "il Ministro Balduzzi deveaprire subito un confronto serio al Ministero della Salute, unico garante del SSN e dell’art.32 della Costituzione Italiana. Ad istituire un tavolo di lavoro che possa finalmente confrontare i “numeri”sugli ospedali da chiudere e su quelli che debbano restare aperti ". Un momento di esplicito confronto che, pertrasparenza, dovrà valutare e rendere pubblici i dati di tutti gli ospedali e non solo quelli delle Aziende che si vuole a tutti i costi penalizzare e di quelle che ad ogni costo si vogliono salvare."I conti non tornano, - continua l'associazione - uccidere un ospedale per salvarne altri è antidemocratico ed anticostituzionale, i cittadini hanno diritto di sapere in quale stanza dei bottoni, forse di notte, si è deciso di chiudere un’eccellenza per favorire altri. Ci si dica quale disegno, alla vigilia di nuove elezioni, si stia realizzando per dare a tutti i cittadini la certezza delle cure.A tal proposito il Responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’ Associazione “G. Dossetti: i Valori” (www.dossetti.it), Corrado Stillo,ha aggiunto: “Il grido d’allarme lanciato in questi giorni sulla chiusura e il ridimensionamento dell’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri impone la trasparenza amministrativa sui dati dell’ASP e di conoscere i numeri degli ospedali da “eliminare” e di quelli da “salvare”.Da anni la Sanità della Regione Lazio è commissariata. Renata Polverini e i suoi sub commissari - gli stessi di oggi - dopo aver fallito i piani di risanamento, hanno ceduto il posto, per decisione dei Ministri della Salute e dell’Economia, all’ottantenne tecnico risanatore dei fallimenti aziendali Enrico Bondi. Come si può risanare stando seduti davanti ad un pallottoliere senza conoscere il territorio? La sanità non è la Parmalat, si produce Salute e non Yogurt. In democrazia è il popolo sovrano ad individuare i propri rappresentanti e solo loro sono chiamati ad intraprendere le strategie più opportune per tutelare i diritti di cittadini rispetto al loro bisogno di salute. L’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori” non crede ai c.d. Tecnici, non eletti da nessuno e ritiene che per il Piano regionale volto a rivedere il “sistema salute” del Lazio si possano aspettare i due mesi che ci separano dall’elezione di un nuovo Governo regionale, che è l’unico effettivamente deputato a decidere su materie così importanti per i cittadini”.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti