Roma, libertà di scelta per la maternità, sit-in al S. Camillo
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Tutto questo è inaccettabile. I reparti di ginecologia degli ospedali pubblici non possono essere diretti da medici obiettori di coscienza, per questo domani mattina saremo al sit in, per questo da domani mattina parteciperemo ad ogni iniziativa di protesta, manifestazione, presidio, volantinaggio, per dire che la libertà di scelta, sancita dalla legge, va rispettata ed applicata. Non ci sono astuzie o scorciatoie. Nella nostra città, proprio per la non applicazione della legge 194, si effettuano un numero imprecisato di aborti clandestini che, oltre a mettere in serio pericolo di vita le persone, alimentano un giro di affari enorme. Questo è quello che non si oda dire, che non si osa denunciare, che silenziosamente si tollera. Adesso basta. Anche l'ONU, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha bacchettato il nostro paese relativamente all’aborto: troppi medici obiettori di coscienza che determinano un aumento significativo degli aborti clandestini. Per questo domattina sotto la Direzione del San Camillo di Roma, chiederemo che la Direzione del reparto di ginecologia del San Camillo, rimanga laica e che continui a rispettare la libertà di scelta delle donne".
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio