Roma, la guerra civile dei batteri
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In pratica è l’uovo di Colombo: visto che i batteri cattivi resistono ormai a ogni forma di intervento antibiotico anche massiccio e constatato che l’igienizzazione delle superfici ha effetti che non superano i 30 minuti prima che i microorganismi ricomincino a replicarsi, alcuni ricercatori, come quelli dell’Università di Ferrara, hanno pensato di studiare e sperimentare una vera e propria strategia di contenimento dei “batteri cattivi” facendo scendere in campo l’esercito di quelli buoni: i probiotici.
Questi “batteri buoni” analogamente a quanto avviene nell’intestino umano durante il processo di digestione (ma anche prima e dopo), tengono impegnati i batteri nocivi e impediscono ai primi di generare la carica potenzialmente mortale per l’organismo umano. In pratica è come aprire un secondo fronte di guerra impedendo ai soldati nemici di concentrarsi sul primo e tenendoli costantemente sotto scacco.La guerra civile dei batteri insomma potrebbe essere la soluzione più accreditata nell’era del post-antibiotica.
La guerra civile dei batteri
Strumenti di intervento nell’era post-antibiotica
Mercoledì, 14 Giugno 2017 ore 9.00 – 13.00
Sala "Foscolo" Centro Congressi Roma Eventi
Piazza della Pilotta 4, Roma