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Protesi al silicone

print21 febbraio 2012 09:39
(AGR) Vogliamo fare chiarezza e aiutare le donne che hanno una protesi Pip" dice il segretario di Aicpe, Eugenio Gandolfi>

“Sulla vicenda delle protesi Pip, che noi chirurghi siamo i primi a definire scandalosa, c'è molta disinformazione - afferma Eugenio Gandolfi, segretario di Aicpe -. Sono girate notizie poco corrette e imprecise e le pazienti si sono sentite, comprensibilmente, disorientate, prese in giro e spaventate, senza contare poi l'alto rischio di speculazione da parte di colleghi poco seri. Come associazione vogliamo dare alle pazienti un segnale forte e offrire un aiuto concreto: noi siamo dalla loro parte, comprendiamo i loro dubbi e ci teniamo a fare chiarezza. A fronte delle rotture e delle infezioni che si sono verificate in alcune pazienti, esiste un problema di carattere psicologico: molte donne vivono con estrema ansia questa situazione e devono poter trovare un professionista in grado di spiegare loro la situazione”.

Lo Sportello Pip vuole essere una voce autorevole sulla questione oltre che un punto di riferimento. L’Aicpe si è già schierata nella contorta vicenda delle protesi Pip: oltre a presentare una denuncia contro il produttore francese e contro l'ente di controllo tedesco, si ritiene parte lesa.: «È ingiusto attribuire a noi chirurghi colpe che non abbiamo - prosegue Gandolfi -. Abbiamo utilizzato strumenti certificati - le Pip erano regolarmente marcate CE - e che non presentavano sia dal punto di vista estetico sia da quello economico evidenze di possibili anomalie. Come chirurghi plastici ci riteniamo truffati a nostra volta».

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