Più sanità pubblica....per tutti
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Il documento - presentato a Montecitorio - comprende dieci proposte, divise in tre macro aree. Per l'area di "politica sanitaria globale", le proposte sono tre: 1, occorre rifondare il Servizio Sanitario Nazionale ritornando al valore dell'art.32, spesso dimenticato, ma che rimane la prospettiva con cui guardare le nuove emergenze (nuove povertà, migranti e salute, emergenze della quarta età); 2, la nuova governance della sanità deve basarsi su una ritrovata supremazia Statale in grado di dare nuovi equilibri al rapporto tra governo centrale e governi regionali; 3, ne consegue che ai governi regionali debbano essere attribuiti nuovi diritti e nuovi doveri in ambito sanitario.
Per l'area di "reingegnerizzazione del sistema" le proposte sono: 1, riordino amministrativo basato su unicità e trasparenza dei dati; 2- creazione di una rete nazionale effettiva di HTA; 3- avvio di una rete tecnologica nazionale interconnessa e basata sulle tecnologie più affidabili e innovative.
Da ultimo, il capitolo sulla Governance sanitaria e farmaceutica si compone di tre suggerimenti: 1, nuovo ruolo specifico affidato alle Associazioni dei pazienti; 2- certezza e garanzia da parte di Stato e Regioni sul ruolo dell'innovazione industriale; 3-ruolo e compiti delle professioni sanitarie nel rinnovamento del SSN.Il documento della Dossetti termina con la proposta della creazione di un "tavolo degli stakeholder" come strumento di confronto sull'efficacia ed efficienza del SSN, "uno strumento indipendente di reportistica e misurazione dell'effettivo accesso universale ed egualitario alle cure.
Il documento presentato è frutto del lavoro del Tavolo indipendente promosso dalla stessa Associazione: iniziato nel marzo 2016, ha coinvolto in sedute a porte chiuse realizzate a Roma e Milano, oltre 200 tra rappresentanti di strutture del SSN, esperti di politiche sanitarie e di società scientifiche, aziende del settore farmaco e medical device. "Il frutto del lavoro svolto in sei mesi è condensato in questo documento", ha detto Giustozzi concludendo i lavori, "Ci attendiamo che i politici oltre ai rappresentanti del Governo, possano farne buon uso, non rimandando più temi che sono le vere spine nel fianco della programmazione politica del Paese".