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Ostia, al Grassi gravi carenze di personale

print19 dicembre 2013 19:23
Ostia, al Grassi gravi carenze di personale
(AGR) La denuncia dei Cobas sui disservizi ospedalieri del litorale: “Stiamo ancora cercando di capire chi ha “occupato” cosa, e di quale “stato di agitazione” si stia parlando, da chi, quando e in quale forme è stato proclamato, se trattasi della legittima rabbia e iniziativa autorganizzata di un gruppo di lavoratrici e lavoratori, stanchi di lavorare e vivere in condizioni sempre più estreme o se, invece, si tratta solo di un’iniziativa (a comando), di un annuncio propagandisticofatto ad uso e consumo di parte di qualche sigla sindacale alla ricerca solo di un po’ di visibilità.Certo, la cosa appare alquanto singolare, considerato che la RSU aziendale non era stata né investita, né tantomeno informata dell’iniziativa. Si ricorda, con l’occasione, che la RSU aziendale è l’unico organismo sindacale eletto dalle lavoratrici e dai lavoratori iscritti e non, dove sono rappresentate tutte le organizzazioni sindacali, soprattutto, quelle più rappresentative e, peraltro dichiaratesi “vincitrici”. Sigle sindacali che, magari, attraverso il consueto gioco delle tre carte, si fanno promotrici di “iniziative” dopo che, in tutti questi anni, sono state alquanto silenti se non complici su tutte le scelte adottate dall’azienda (v. mobilità, trasferimenti, Consulenze, aperture reparti sub intensiva e degenza breve al G.B. Grassi quando già si denunciavano le gravi carenze del personale- Pronto soccorso, ecc. ). Mentre divengono sempre più acute e profonde le criticità e lo stato di profonda crisie drammaticità all’interno delle strutture, dei reparti e dei servizi socio sanitari dell’Azienda Asl Rm/D, dovute soprattutto alla carenza di personale (infermieristico, ausiliario, tecnico, ecc.), è ancor più insopportabile e intollerabile il vergognoso valzer delle ipocrisie e delle menzogne, il coro sensazionalistico e propagandistico che si alza abitualmente da parte di esponenti, di forze politiche e sindacaliche, come le tre scimmiette, fingono di non vedere, di non sapere, di non sentire, reclamando Deroghe per le assunzioni(quante? Tre, quattro, cinque, ma mai quante sarebbero invece necessarie), fingendo di non ricordare che la Regione Lazio e l’Asl Rm/D sono, a tutt’oggi, sotto gestione commissariale e nascondendo, soprattutto, le vere ragioni che sono alla base ditale stato di cose.Tutto ciò, infatti, non è frutto di un caso, ma di scelte politiche ed economico/finanziarie ben chiare, adottate, in questi anni, dai vari governi di Centro destra e di Centro sinistra (Leggi di stabilità, definaziamento, spending review, blocco delle assunzioni, del turn over - da anni - e Piani di rientro stanno ) stanno, di fatto, realizzando un progressivo processo di privatizzazione, deprimendo, depotenziando e smantellando il Servizio Sanitario Pubblico.A tali processi di depotenziamento e di privatizzazione in atto, si accompagnano, in modo funzionale,le logiche spartitorie nella gestione delle Asl, fenomeni dicorruzione e mala-gestione, nonchè l’uso distorto e irrazionale delle Politiche di Gestione delle Risorse Umane e Professionali, (v. mobilità, trasferimenti, consulenze, ecc.) che hanno finito per aggravare ulteriormente la già difficile situazione nelle struttureospedaliere e nei vari servizi socio sanitari.Un vergognoso balletto che si svolge sempre e solo sulla pelle e sulle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e, soprattutto, su quella dei cittadini, costretti a veder, così, sempre più calpestato e negato il Diritto alla Salute sancito dalla Costituzione…>

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