Mesotelioma pleurico da amianto: l’INAIL di Perugia riconosce la malattia professionale ad un autotrasportatore
Dimostrata l’esposizione alla fibra killer degli autotrasportatori e conducenti artigiani di mezzi pesanti. Nel trasporto risultano essere stati censiti 852 casi di mesotelioma dal VII ReNaM, tra questi 131 camionisti e 59 autotrasportatori.
(AGR) di Donatella Gimigliano
L’INAIL ha riconosciuto la malattia professionale di mesotelioma pleurico di un autotrasportatore di 61 anni e dipendente di una ditta di trasport, esposto per anni all’amianto e alle polveri e fibre che venivano veicolate nell’abitacolo di guida provenienti dal vano motore e sistema frenante. L’INAIL inizialmente ha negato l’eziologia professionale.
Il lavoratore umbro otterrà da INAIL di Perugia la costituzione della rendita diretta e dall’INPS l’adeguamento dei contributi per un periodo di 40 anni che si sommeranno a quelli già maturati, con anticipazione del trattamento pensionistico e maggiorazione della pensione.
Una decisione molto importante perché il mesotelioma pleurico è una delle più gravi malattie asbesto correlate e conferma che gli autotrasportatori, anche quelli artigiani titolari del mezzo, spesso camion, sono stati esposti al minerale killer e molti sono deceduti.Nel trasporto risultano essere stati censiti 852 casi di mesotelioma dal VII ReNaM, tra questi 131 camionisti e 59 autotrasportatori.
«Questo riconoscimento dà voce ai tanti lavoratori autotrasportatori e artigiani che sono deceduti per mesoteliomi, tumori polmonari, asbestosi e altre malattie asbesto correlate», rileva Bonanni.
L’ONA offre supporto e assistenza alle vittime con un servizio gratuito sul sito https://www.osservatorioamianto.it/, e/o con il numero verde 800 034 294.
foto archivio AGR