Le incredibili diversità nel SSN

08 giugno 2015 15:22
(AGR) La revisione dell’art. 117 del Titolo V della Costituzione, questa la proposta di Riforma sostenuta dall’Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti” ONLUS in partnership con la fondazione GIMBE. “Vogliamo garantire ai cittadini il diritto "fondamentale" alla tutela della salute. E’ necessario porre dei limiti all’iniquità della Sanità nazionale. Esistono disuguaglianze tra una Regione e l’altra, parliamo di una Sanità di serie A e serie B”. Afferma Claudio Giustozzi, Segretario Nazionale dell’Associazione Dossetti, che organizza in data 15 giugno una Conferenza Nazionale a Roma articolata in 3 tavole rotonde. ̏ Divulgheremo in questa occasione di scambio e di confronto un documento di indirizzo interagendo con tutti gli stakeholders. Attendiamo di presentare al Senato l’art. 117 del Titolo V, come da noi redatto, in base al DDL licenziato dalla Camera dei Deputati il 10 marzo 2015, riprendendo l’emendamento presentato da Pierpaolo Vargiu, Presidente XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati˝.Obiettivo l’uniformità del SSN, la proposta di Riforma nasce dalla constatazione del disagio sofferto dagli italiani in una Sanità che va avanti a suon di corruzione. Mentre nel 2013 le truffe hanno scavato un buco di oltre un miliardo di euro nelle casse dello Stato, i cittadini si imbarcano nei viaggi della speranza, quelli che per risultare più dolci, vengono definiti “turismo sanitario”. Del resto, le differenze riscontrabili tra una Regione e l’altra in termini di spesa, accesso alle cure ed ai servizi, tracciano un vero e proprio reticolato sanitario nazionale. In Piemonte il ticket per l’ecografia all’addome costa 41 euro, in Basilicata il ticket massimo per le prestazioni specialistiche è pari a 36, 15 euro, con una quota per la ricetta aggiuntiva di 1 o 2 euro a seconda delle categorie degli assistiti. Nella generosa Toscana una RMN o una Tac è gratuita per chi abbia un reddito familiare e fiscale che rientri in 36,151, 98 euro annui, costa 10 euro per chi abbia un reddito annuo compreso tra i 36,151, 99 euro ed i 70 mila euro. Lo stesso esame ha un costo di 30 euro solo per chi abbia un reddito elevato, oltre i 100.000 euro annui. L’applicazione opzionale del Superticket e la disparità dei LEA, i livelli essenziali di assistenza, ha incrementato la mobilità sanitaria o turismo sanitario regionale, dal momento che i pazienti si curano in Regioni diverse da quelle di residenza che si fa in ogni caso carico delle spese. […] La mobilità interregionale costituisce il 44% del totale delle segnalazioni in tema di mobilità, si tratta del 7% di ricoveri al di fuori della Regione di residenza per 3 miliardi di Euro di valore economico a livello nazionale. Appare evidente la tendenza che porta i pazienti a spostarsi dal Sud al Nord del Paese. Infatti, le Regioni maggiormente attrattive sono la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto ed il Lazio, a fronte di Calabria, Sicilia, Campania, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia che vedono un alto tasso di fuga. La ragione più comune di spostamento riguarda la volontà di sottoporsi ad intervento chirurgico, seguita da visite specialistiche, terapie ed altre motivazioni (Indagine e valutazioni sul fenomeno della Mobilità Sanitaria verso la Regione Lombardia).Tutti i tentativi di risanamento sanitario attuati dal Governo si frantumano con l’ingordigia di chi, anziché pensare ai cittadini, sceglie di truffarli. Tali elementi hanno spinto L’Associazione Dossetti a chiedere al Senato di rivedere l’art. 117 del Titolo V, per assicurare una erogazione uniforme dei LEA in tutte le Regioni italiane ed assegnare allo Stato in maniera inequivocabile il ruolo di garante del diritto alla tutela della salute˝. Conclude Claudio Giustozzi, Segretario Nazionale dell’AssociazionePartecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti