Incontro su Tumori Infantili ad Ostia
(AGR) ( AGR )Quando viene diagnosticato un tumore ad un bambino, i genitori vengono risucchiati in un vortice che nei primi momenti non li fa respirare, non li fa ragionare e gli unici pensieri istintivi sono: “non è possibile si saranno sbagliati” e “cosa può aver causato una cosa così terribile a mio figlio?”, Appena si riesce a riemergere dal baratro in cui si precipita, ci si deve alleare con i medici e fare presto per cercare di fermare il male. Non c’è tempo per cercare di capire perché una cosa così terribile possa capitare anche a bambini. Bisogna fare di tutto per salvare la Vita !>L’esperienza maturata dallaMinevra PELTI una associazione di genitori che hanno dovuto affrontare la prova della malattia tumorale nei propri figli, che hanno maturato esperienze preziosa in materia, tanto da affermare: “Oggi in Italia le cure di questa patologia nei bambini, sono a un buon livello e del tutto simili a quanto c’è di meglio in Europa. Quello che assolutamente manca è una seria azione di Prevenzione Primaria, cioè evitare che i bambini, e quindi anche gli adulti, vengano a contatto con i tanti fattori di rischio presenti nella vita di tutti i giorni a cominciare dal momento del loro concepimento in poi. Per Ostia – continua la nota dell’associazione - e dintorni abbiamo ricevuto negli anni scorsi, e purtroppo continuiamo a ricevere, numerose segnalazioni di casi di bambini, circa 30, colpiti da tumore, in particolare da leucemie. L’ultimo caso di un bambino di Ostia di 4 anni colpito da Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA).Per verificare meglio la concretezza delle nostre ipotesi, ci siamo concentrati su un periodo definito di 6 anni, dal 2004 al 2009, e sulla patologia nettamente più frequente, la LLA. Il quadro che è emerso mostra un territorio, quello di Ostia (Nord e Sud) in cui i bambini ammalatisi sono due volte e mezzo di più di quelli “attesi” (freddo termine del gergo dell’epidemiologia) e restringendo l’analisi al solo triennio 2007-2009 abbiamo quasi il quadruplo rispetto all’atteso. E’ da considerare inoltre che i casi da noi analizzati, non sono sicuramente tutti quelli realmente accaduti nel periodo in esame, in quanto sono tutti relativi a segnalazioni e riscontri di bambini curati esclusivamente presso l’Ospedale Bambino Gesù, mentre abbiamo conferma che altri bambini sono stati curati presso il Policlinico Umberto I°, il Policlinico Gemelli ed altri ospedali della capitale. Pertanto si tratta, purtroppo, di una sicura sottostima del fenomeno.
Con i pochi mezzi a nostra disposizione e supportati dai genitori di Ostia e da alcuni professionisti, abbiamo condotto accertamenti sulle varie possibili fonti di rischio presenti sul territorio. Trattandosi però di un problema estremamente delicato e drammatico, abbiamo ritenuto che sia giunto il momento di avviare una seria ed ufficiale indagine su questa drammatica situazione ed è per questo che abbiamo preparato una dettagliata relazione di quanto da noi rilevato e presentato un esposto alla magistratura che dovrà confermare l’entità della situazione da noi denunciata ed accertare tutti i molteplici fattori che starebbero contribuendo a minare la salute del bene più sacro ed inviolabile della nostra vita, i bambini.
Nell’ambito delle iniziative che stiamo svolgendo ad Ostia, abbiamo organizzato un incontro pubblico sabato 17 marzo, ore 10 biblioteca Elsa Morante , per informare i genitori ed i cittadini, circa la situazione e le possibili cause, cosa che riteniamo essere un dovere sociale e morale. Lo faremo senza creare allarmismo, ma con la serietà necessaria che richiede un delicatissimo ambito quale quello della salvaguardia della vita e della salute dei bambini.