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Depressione, epilessia e sclerosi multipla si cureranno con lo smartphone

print26 aprile 2016 23:27
(AGR) L’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia è tra le 24 istituzioni di ricerca impegnate in questo programma, finanziato con 11 milioni di euro e sostenuto dalla ‘Innovative Medicines Initiative’ (IMI) della Commissione Europea. Il primo meeting degli scienziati impegnati nel programma RADAR-CNS (‘Valutazione a distanza delle malattie del sistema nervoso centrale e delle ricadute’) si terrà a Brescia dal 15 al 17 giugno prossimi, nell'ambito delle celebrazioni del ventennale dell'IRCCS.

Si tratta di un progetto volto a monitorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti, quindi anche a calibrare meglio i trattamenti, attraverso strumenti di valutazione continui che agiscono in ‘remoto’ (ossia a distanza dal centro clinico o dallo studio del medico), come smartphone e dispositivi indossabili: questi consentiranno di ottenere un quadro completo, ed in tempo reale, delle condizioni del paziente ad un livello di dettaglio in precedenza irraggiungibile. Inoltre, questo tipo di monitoraggio potrebbe far sì che il trattamento inizi prima che il quadro clinico del paziente si aggravi, prevenendo le ricadute o evitando che il paziente attenda un peggioramento delle proprie condizioni di salute prima di cercare un consulto medico.

La collaborazione RADAR-CNS è guidata congiuntamente dal King’s College di Londra e dalla Janssen Farmaceutici, ed è finanziata, come si è detto, nell’ambito della ‘Innovative Medicines Initiative’ (un partenariato pubblico-privato creato tra l’EFPIA, Federazione Europea delle Industrie del settore Farmaceutico, e l'Unione Europea) e comprende 24 istituzioni ed aziende provenienti da vari paesi d’ Europa e dagli Stati Uniti. Il programma riunisce esperti provenienti da diversi campi disciplinari, tra cui la clinica e la ricerca biomedica, l’ingegneria, l’informatica, le tecnologie informatiche e la biostatistica.

I disturbi interessati sono la depressione, l'epilessia e la sclerosi multipla: disturbi ben distinti, con cause e sintomi diversi ma accomunati dal fatto che i pazienti spesso sperimentano periodi in cui i sintomi sono ‘gestibili’, seguiti da periodi di peggioramento e riacutizzazione (ricadute). Le indagini condotte su questi pazienti hanno più volte messo in luce la necessità di prevedere con esattezza il rischio di ricaduta e di migliorare i trattamenti che le prevenga. Secondo il co-leader del programma RADAR-CNS, Professor Matthew Hotopf, Direttore del Biomedical Research Centre NIHR del Maudsley Hospital a Londra «negli ultimi anni, la qualità e la quantità di dati che possiamo raccogliere utilizzando dispositivi indossabili e smartphone è letteralmente esplosa, e ora può consentire di migliorare l'assistenza clinica semplicemente fornendo informazioni più accurate. Ci può consentire anche di individuare quando un paziente sta peggiorando prima di una visita clinica». É il caso, ad esempio, di una persona affetta da depressione: il comportamento può cambiare anche molto prima che possano diventare evidenti le sue difficoltà - il sonno può peggiorare, la persona diventa inattiva, ecc. - : RADAR-CNS sfrutta l'enorme potenziale delle tecnologie “indossabili” per il monitoraggio di questi cambiamenti e quindi per migliorare la vita di milioni di persone che nel mondo sono affette da depressione, epilessia e sclerosi multipla.

RADAR-CNS è un programma di lavoro che – in linea con i principi alla base del lavoro in campo assistenziale dei centri dell’Ordine del Fatebenefratelli– coinvolge in prima persona i pazienti nella sperimentazione in oggetto. I pazienti saranno infatti chiamati a identificare i sintomi più importanti ed a consigliare i ricercatori sul modo migliore per attuare le tecnologie di misurazione e monitoraggio a distanza, in modo che tale innovazione – che pone ovvi problemi di privacy - sia per essi accettabile e coinvolgente. Ove possibile, RADAR-CNS utilizzerà le tecnologie più economiche e disponibili in tutti i Paesi, in modo che i risultati finali possono essere resi disponibili al maggior numero possibile di pazienti. La ricerca sarà inoltre sviluppata in modo da trasferire i risultati in altre sperimentazioni cliniche: «Siamo convinti – spiega lo psichiatra Giovanni de Girolamo, Responsabile del centro collaborativo al progetto presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia – che le tecnologie di monitoraggio a distanza diverranno pervasive in medicina, e renderanno possibile una significativa e positiva trasformazione del modo stesso in cui oggi pensiamo alla prevenzione ed al trattamento». Il programma di lavoro del RADAR-CNS durerà fino al 2021.

INFORMAZIONI: 3488510122

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