Centro Educazione Motoria, la regione vuole evitare la chiusura
(AGR) La regione Lazio ha preso in esame la questione del Centro di Educazione Motoria (Cem) di Via Ramazzini, gestito dal 1956 dalla Croce Rossa Italiana dopo che, è stata annunciata la chiusura definitiva dal 1 giugno prossimo, a causa della carenza di fondi.“La paventata chiusura della struttura – sottolineano i Cobas della Asl rm D - metterebbe a rischio la continuità curativa, riabilitativa e assistenziale dei circa cinquanta pazienti, con gravissime disabilità psico fisiche, e avrebbe, inoltre, delle pesanti ricadute sul destino professionale-lavorativo-occupazionale dei 114 operatori sino ad oggi impegnati con competenza nelle relative attività. Tra gli aspetti e le problematiche emerse, oltre a quelli economici e finanziari, - ricordano i Cobas -ci sarebbero, come è stato dichiarato, quelli riguardanti il rispetto delle norme e dei requisiti di sicurezza della struttura di Via Ramazzini che ospita attualmente il Cem; motivi per i quali sarebbe stato da ipotizzato, il trasferimento delle attività del Cem presso uno dei padiglioni del Forlanini. Resta in ogni caso, fondamentale e prioritaria la difesa del diritto alla cura e alla salute dei pazienti seguiti presso la struttura, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali di tutte le operatrici e gli operatori attualmente presenti e che costituiscono, per il rapporto sino a oggi realizzato attraverso il contatto costante e quotidiano con i pazienti, un patrimonio di conoscenze, di saperi, di competenze umane e professionali indispensabile per garantire quei necessari percorsi curativi e riabilitativi.
Questa organizzazione sindacale chiede che venga affrontata e risolta, nel contempo, anche la questione delle lavoratrici e dei lavoratoriex INRCA. Come Cobas dell’Asl Rm/De che vengano attivate tutte le procedure e le iniziative necessarie per favorire la collocazione degli operatori ex INRCA,in tutte le strutture della Regione Lazio che si trovano in carenza del personale, tenendo conto, nell’eventuale assegnazione, delle loro esigenze e necessità, soprattuttoper quanto riguarda la vicinanza con la propria sede di residenza”.