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Chirurgia estetica, troppi decessi: AICPE chiede obbligo di specializzazione per il privato

Cresce il numero di morti dopo interventi estetici. L’AICPE sollecita il Senato: "Serve obbligo di specializzazione anche per chi opera nel privato"

printDi :: 17 aprile 2025 19:07
Chirurgia estetica, troppi decessi: AICPE chiede obbligo di specializzazione per il privato

Chirurgia estetica, troppi decessi: AICPE chiede obbligo di specializzazione per il privato

(AGR) Negli ultimi mesi, si è registrato un preoccupante aumento dei decessi legati a interventi di chirurgia estetica. La crescita della domanda, favorita da social media e offerte a basso costo, ha portato molte persone a rivolgersi a professionisti privi delle necessarie qualifiche.

A lanciare l’allarme è l’AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica), che propone un intervento legislativo concreto: l’introduzione dell’obbligo di specializzazione anche per i medici che operano nel settore privato.

 
“Un chirurgo, per definirsi tale, deve aver seguito un percorso lungo e rigoroso,” afferma il professor Roberto Bracaglia, presidente dell’AICPE. “È una professione ad altissimo rischio che richiede competenze specialistiche acquisite in anni di studio e pratica clinica.”

Secondo Bracaglia, la maggiore incidenza di complicanze post-operatorie è anche effetto collaterale della crescente visibilità degli interventi estetici sui social network: “Molti pazienti vengono attirati da sconti e promesse pubblicitarie, senza approfondire chi sia realmente il medico che opererà.”

L'AICPE invita quindi i cittadini a porre alcune domande fondamentali prima di sottoporsi a qualsiasi intervento estetico:

Il medico è davvero un chirurgo specialista?

Il suo curriculum è verificabile online?

La struttura è adeguatamente attrezzata e certificata?

“Un criterio importante,” aggiunge Bracaglia, “è la verifica dell’iscrizione del chirurgo a società scientifiche come AICPE o SICPRE, che prevedono rigorosi criteri di accesso.”

Per questo, l’associazione ha presentato una proposta ufficiale al Senato: “Chiediamo che anche nella sanità privata sia obbligatoria la specializzazione chirurgica. È inconcepibile che interventi invasivi vengano eseguiti da personale non specializzato.”

Un appello chiaro, mirato a garantire maggiore sicurezza per i pazienti e a contrastare pratiche rischiose che troppo spesso si concludono tragicamente.

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