Terremoto, la vicenda degli SMS solidali approda in Commissione Speciale
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Per le opposizioni, Giancarlo Righini (FdI) ha sottolineato come la campagna per raccogliere fondi fosse partita in favore di Amatrice e Accumoli. E per quelli andavano usati. Casomai alle altre esigenze dovevano provvedere le istituzioni. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha chiesto poi un documentazione scritta della vicenda ad uso della commissione. Pietro Sbardella (Misto) si è chiesto da quale atto si desuma che il criterio di riparto debba essere demografico e ha sottolineato come la destinazione alle scuole sia oggetto solo della terza campagna di raccolta fondi, non di quella originaria. Fabrizio Santori (FdI), da parte sua, si è lamentato per le risposte evasive da parte della Giunta, in particolare quando attraverso il sito di pongono delle questioni agli uffici.
Il presidente Di Paolo ha ritenuto a questo punto necessario riconvocare su questi temi la commissione, non prima però che essa abbia ottenuto dall’assessore la documentazione richiesta da Righini. Esigenza sottoscritta da Piero Petrassi (Centro democratico), secondo il quale le persone che hanno versato il denaro non lo hanno fatto in modo mirato a un determinato progetto, bensì a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in generale. Petrassi ha anche richiamato, in breve, la questione – emersa nelle ultime ore – dei cambi di residenza post sisma per riscuotere i contributi del terremoto, su cui sono da accertare a suo avviso eventuali responsabilità degli organi municipali.
Refrigeri, in conclusione, ha ribadito che tutti danni compresi quelli alle seconde case, cosa inedita, saranno comunque rifusi. La scelta delle scuole, come destinatarie di interventi, è stata dettata da una preoccupazione di non alterare il tessuto sociale dei centri colpiti. Inoltre, si sta ultimando la consegna delle Sae (soluzioni abitative di emergenza) e ogni decisione in proposito è stata presa alla presenza dei sindaci del cratere. Le risorse degli sms sono andate a coprire le esigenze dei comuni del cratere, fatta eccezione per i due centri più colpiti, cui aveva già provveduto l’intervento pubblico, e con l'aggiunta di altre aree, per un’esigenza di contiguità territoriale. In particolare, ha concluso Refrigeri, sui fondi pubblici, di 112 milioni di euro ad Amatrice ne sono andati 59 (il 53 per cento), in quanto centro danneggiato in modo principale.