Ostia, manifesto contro l'Anpi ancora in mostra
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Purtroppo, a seguito dell'esposto presentato da Sinistra Italiana del Municipio X di Roma Capitale, abbiamo appreso che dal mese di Aprile il servizio di rimozioni scritte e manifesti abusivi, effettuato dall'AMA Decoro e coordinato da personale appartenente alla sezione dedicata a questo servizio, è stato sospeso. E' legittimo domandarsi, vista la ufficialità delle risposte ottenute, a chi si è rivolta la maggioranza pentastellata per chiedere la rimozione del manifesto abusivo affisso da CasaPound e che risposta hanno ottenuto. Al netto di questo "scivolone" che la dice lunga su come questa Amministrazione tenti di navigare a vista prendendo tempo su tutto, ciò che risulta essere ancora più grave è che il menifesto abusivo è ancora affisso e non sappiano chi si occuperà della rimozione ma soprattutto quando.
Abbiamo chiesto formalmente spiegazioni - continua la nota di Sinistra Italiana - alla Presidente Di Pillo la quale, a conferma del comportamento adottato nei confronti di tante altre nostre legittime istanze ufficiali, non ha risposto. Silenzio. Siamo abituati al silenzio dell'Amministrazione ma ciò che non possiamo accettare è la presa in giro, soprattutto dopo gli impegni presi in aula. Riteniamo inoltre che la Presidente Di Pillo ha il dovere di prendere parola su questo argomento e condannare con fermezza non solo l'affissione abusiva ma anche l'attacco ai valori costituzionali fondativi della nostra Repubblica.
Ricordiamo alla Presidente che il 24 Marzo scorso ha partecipato, come è giusto e doveroso che sia, alla commemorazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e questo suo silenzio relativamente alla mancata rimozione di quel manifesto contro l'ANPI, che ricordiamo essere un "ente morale" che ha tra i suoi obbiettivi primari la difesa della memoria storica così come della Costituzione Repubblicana nata dalla lotta al nazifascismo e non un'associazione di mera rappresentanza come qualcuno cerca di definirla, è grave quanto incomprensibile. Le Istituzioni hanno il dovere di rimuovere quel manifesto il prima possibile, la Presidente Di Pillo non può rimanere in silenzio davanti a questo attacco contro i valori fondativi del nostro paese, non può chiudere gli occhi davanti a questi rigurgiti di neofascismo che minano le fondamenta della nostra Repubblica.
Non ci sono scusanti, - conclude SI - chi tace oggi, magari per non turbare il clima politico nazionale, è complice. Per fugare ogni dubbio e non essere accusati di promuovere illazioni e quant'altro, chiediamo di andare oltre le parole, chiediamo un atto di coraggio: Si pubblichino i documenti ufficiali promossi dai singoli Consiglieri o dalla Giunta Di Pillo, al fine di rimuovere il manifesto abusivo affisso da CasaPound contro l'ANPI".