Ostia: Litorale e mafia, denuncia Sel
(AGR) opo la dettagliata analisi della regione Lazio che ha indicato tutte le criticità, in fatto di sicurezza, oggi presenti nel tessuto urbano delle città laziali, ha riscosso grande consenso l’incontro, organizzato dal Coordinamento SEL del XIII Municipio, ad Ostia: “Le Mani delle Mafie sul LitoraleRomano”, a riprova di quanto sentito sia il problema. L’incontro, introdotto dal Coordinatore Municipale, Sandro Lorenzatti, e moderato da Enrico Fontana, direttore di Paese Sera, è stato presieduto da Filiberto Zaratti, consigliere regionale di SEL e Presidente della Commissione regionale Lotta alla Criminalità. Sono intervenuti Francesco Forgione (ex pres. Commissione parlamentare antimafia), Gianni Ciotti (segr. Gen. SILP CGIL Roma), Bianca La Rocca (SOS Impresa) e Antonio Turri (Resp. “Libera” Lazio).In particolare: la sottovalutazione in tempi passati e presenti del fenomeno mafioso a Roma e nel Lazio è stata denunciata da Gianni Ciotti, che ha anche fornito una serie
di preziose indicazioni tecniche relative il ruolo della criminalitàorganizzata in alcune attività commerciali quali quelle dei “compra oro”, ricordando i drammatici tagli del governo di destra ai capitoli di bilancio relativi le forze di polizia.
Bianca La Rocca ha delineato il quadro drammatico del disagio sofferto
da commercianti e imprenditori: la mafia, in ogni sua forma, ha approfittato
pesantemente della crisi; infatti, oggi, ad avere soldi da spendere per gli investimenti
e le opere sono soprattutto i mafiosi. Francesco Forgione ha evidenziato innanzi tutto la funzione economica che le mafie stanno svolgendo oggi, invitando a non limitarsi più alla condanna dei soli aspetti etici. La lotta alle mafie deve uscire dalle aule e raggiungere una dimensione sociale.
Filiberto Zaratti, dopo aver ricordato l’impegno della Commissione Regionale
Lotta alla Criminalità, che ha denunciato il rischio che le mafie, nel degrado sociale,
culturale ed economico in cui viviamo, possano addirittura diventare componenti
maggioritarie del nostro tessuto sociale, e che i mafiosi diventino referenti
per trovare lavoro e protezione. È inammissibile che amministratori e politici,a partire dai sindaci, sottovalutino, più o meno consapevolmente, questo
fenomeno, magari dando la responsabilità di certi fatti a criminali comuni
piuttosto che a mafiosi. Antonio Turri, dopo aver sinteticamente raccontato la storia delle attività mafiose nella nostra regione, che l’associazione “Libera” ha sempre osservato con attenzione e denunciato, ha elencato una serie di fatti e circostanze criminali che si sono verificati a Ostia e nel Litorale Romano, dove è ormai accertata la
presenza e l’attività stabile di famiglie mafiose siciliane e campane. Nelle conclusioni Sandro Lorenzatti ha annunciato le iniziative cheimmediatamente SEL XIII metterà in campo sulla questione della legalità: una grande iniziativa cittadina di denuncia e sostengo alle vittime della criminalità, la richiesta di convocazione della Commissione regionale Lotta alla Criminalità ad Ostia.