Ostia, il futuro mini-sindaco sarà a 5 stelle?
(AGR) (AGR)Il prossimo presidente del X Municipio (ex-XIII) potrebbe essere un esponente del Movimento Cinque Stelle. Lo scontro a distanza tra Pd e Pdl potrebbe, quindi, risolversi in un nulla di fatto e favorire l’elezione di un”grillino”, in funzione soprattutto dei numeri e della possibilità concreta, in caso di ballottaggio, che si scelga di votare un candidato nuovo, evitando di accordare consensi all’avversario di sempre che, tra l’altro, non si schiera a destra o sinistra.E questo sarà il comportamento tipico degli elettori di Pd e Pdl, che “inciuci” a parte….non sono disponibili a votare l’altro schieramento. Meglio , dunque, Grillo ed i grillino. Paolo Ferrara è considerato attualmente il candidato in pectore per il M5S alla presidenza del Municipio. Quali saranno i suoi avversari? La situazione è confusa, nel Pd il candidato sarà scelto dalle Primarie domenica prossima 7 aprile: sono in tre a contendersi la candidatura: Andrea Tassone, ampiamente favorito ed attuale consigliere e capogruppo Pd in municipio, Filippo Lange di Sel e Patrizia Salis, esponente di Centro Democratico.
Difficile fare previsioni, anche se su Tassone c’è grande convergenza dell’hinterland del territorio. In casa Pdl i papabili sarebbero tre se non quattro: da una parte Lodovico Pace, ex-senatore ed attuale assessore agli affari sociali del Municipio, candidato ideale della corrente di AN del partito, in seconda istanza, Amerigo Olive che sarebbe graditissimo ad Alemanno, mentre sul fronte di F.I. si propongono: Piero Cucunato, ex-presidente della Commissione affari costituzionali della Provincia di Roma; l’attuale v.presidente del Consiglio municipale Renzo Pallotta.
Difficile fare previsioni, la scelta definitiva sarà resa nota entro il prossimo 10 aprile. “La presidenza alle Cinque Stelle? Non è un sogno ma una probabilità concreta.– ammette Paolo Ferrara, candidato in pectore per la presidenza del X Municipio di Roma – Sono i numeri delle elezioni politiche che confermano questo trend. Abbiamo raccolto la preferenza per la Camera del 34% dei votanti, in alcuni seggi dell’hinterland abbiamo raggiunto il 45% e, da un’indagine condotta sul voto giovanile, abbiamo superato il 56%, questo significa che a giugno potremmo avere i numeri per governare questo territorio. Non siamo degli sprovveduti ed anche in questo abbiamo le idee chiare.
Innanzitutto: l’eventuale scelta degli assessori avrà luogo tra le persone che hanno competenza e si sono dimostrati affidabili. Sarà una scelta in base ai titoli ed all’esperienza posseduta, improntata alla trasparenza e verificabile da tutti. Invece, l’ultima Giunta era formata da assessori che avevano raccolto il maggior numero di preferenze che si erano dimessi da consiglieri per entrare a far parte della Giunta. Questo non significa essere competenti. Gli assessori devono essere dei tecnici che operano per la collettività in funzione di un mandato politico. Spetta alla “politica” una funzione di controllo e di indicazione alla quale non rinunceremo”.