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No...agli ecomostri sul lungomare

print14 maggio 2018 17:30
No...agli ecomostri sul lungomare
(AGR) "Non si ferma il nostro impegno per riportare la legalità sul mare di Roma. - afferma Marco Posanzini SI X Municipio - Anche oggi, con il Comitato "Mare X Tutti", abbiamo manifestato sul lungomare, precisamente davanti alle due strutture in cemento armato abbandonate sul demanio marittimo, per chiedere che la legge vigente e l'ordinanza balneare siano rigorosamente applicate sul mare di Roma. Due richieste paradossali perchè in un paese civile non ci dovrebbe essere bisogno di manifestare e firmare petizioni per chiedere l'applicazione della leggi esistenti. Con noi anche Massimo Cervellini, da sempre impegnato nella battaglia contro gli abusi e le illegalità sul mare di Roma.

Fra le tante criticità e le tante illegalità che si potrebbero affrontare senza troppi giri di parole e senza andare a cercare retroattivamente le colpe di Romolo e di Remo, c'è quella che si celebra silenziosamente sul Lungomare Paolo Toscanelli all'altezza del civico 63. Nel cuore del centro di Ostia, a pochi metri dal Pontile, esistono da tempo due scheletri in cemento armato che, fra le tante assurdità che soltanto da noi possono accadere, risultano inseriti fra le invarianti urbanistiche di valore storico del nuovo PUA.

Un biglietto da visita vergognoso per il mare di Roma, due ruderi in cemento armato completamente abbandonati che rappresentano plasticamente la condizione in cui versa il nostro litorale. Su questi scheletri in cemento armato avvolti dalle nebbie, come al solito, regna un silenzio impenetrabile che sembra impossibile scalfire. E' accettabile una condizione di questo tipo? crediamo proprio di no. Per questo abbiamo chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico al Demanio affinchè possa procedere celermente all'abbattimento. Trovarsi davanti a questi due scheletri in cemento armato è uno spettacolo che lascia letteralmente senza fiato, uno spettacolo che rappresenta nel modo più plastico possibile l'uso padronale e predatorio che si è fatto del mare di Roma.

A tutto questo vogliamo dire basta. In virtù delle leggi vigenti e del codice della navigazione, fin troppo chiaro a riguardo, chiediamo la decadenza della concessione di chi ha consentito la costruzione di queste due mostruosità così come chiediamo la decadenza di tutte le concessioni dove sono riscontrabili irregolarità manifeste".

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