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Nesi (Psi) passare dalla difesa all'attacco

print21 giugno 2013 15:25
(AGR) A dirlo è la FAO, la quale ha stimato che tra il 1900 e il 2000 sia andato perduto il 75% della diversità delle colture italiane. Gli OGM sarebbero il vero colpo di grazia ad una delle poche risorse rimaste all'Italia per guardare al futuro" Lo ha dichiarato Andrea Nesi coordinatore nazionale della commissione ambiente di AICS>

"Decenni dedicati a sviluppare modelli di tutela delle tipicità a che pro? L'Europa piuttosto si adoperi per promuovere l'incremento delle coltivazioni biologiche e per informare i cittadini dell'Unione dei vantaggi, quelli si indiscutibili, nel consumo di tali prodotti. A noi piace parlare di recupero, conservazione, valorizzazione. In un incredibile intreccio che coinvolge ambiente e storia, salute e piacere, cultura e turismo si vede con chiarezza una delle vie di rilancio del nostro Paese. Incompatibile con un'agricoltura OGM oriented. Tra l'altro, non nuoce ribadirlo, in Italia l'80% dei cittadini non vuole OGM a tavola ed a livello europeo la situazione non è diversa" continua Nesi>"In sede europea è giunto il momento di abbandonare l'atteggiamento difensivo e partire decisamente all'attacco con proposte di sviluppo dell'agricoltura del futuro, che ci sono. Ma anche chiarire in modo inequivocabile che l'Italia rifiuta gli OGM nella filiera alimentare umana" conclude Nesi>

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