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M5S VI Municipio, via alla riqualificazione del territorio

print03 ottobre 2016 17:08
M5S VI Municipio, via alla riqualificazione del territorio
(AGR) Un consiglio dai toni particolarmente accesi, quello in Municipio VI in cui sono stati invitati a partecipare gli enti di garanzia (ASL e ARPA), la Regione Lazio e il Corpo Forestale dello Stato. E’ l’Assessore all’Ambiente, Katia Ziantoni, a parlare della “Terra dei fuochi romana”, un fenomeno che nasce circa mezzo secolo fa, quando nelle campagne dell’Agro Romano, i rifiuti venivano sversati all’interno delle ex cave o interrati, sotto gli occhi inermi dei contadini. Infatti, l'Assessore Ziantoni ha dichiarato: “Un versante vittima dello smaltimento lecito e illecito dei rifiuti in cui le soglie descritte dall’ARPA e dalla ASL sono solo un dato parziale - ha spiegato l'assessore Ziantoni - se si considera che l’inquinamento reale è dato dalla somma degli impatti e non dalle singole rilevazioni, secondo quanto chiarisce il decreto ministeriale del Marzo 2015. I dati allarmanti del DEP Lazio sullo stato di salute della popolazione e la significativa incidenza delle malattie tumorali rispetto ad ogni altra zona di Roma, sono un campanello d’allarme che dovrebbe invocare “il principio di precauzione”, come previsto dall’art. 174 del Trattato di Amsterdam. In questo versante - prosegue - abbiamo le discariche abusive mai bonificate, i fumi tossici del campo rom di Via di Salone, il polo industriale di Rocca Cencia (950.000 t circa di rifiuti all’anno). Tutto questo è stato denunciato per anni dai cittadini di questo versante, eppure nessuna forza politica dell’attuale opposizione ha mai risposto o assunto una posizione chiara rispetto alla situazione di degrado ambientale che viviamo ogni giorno".

"Io ero in prima linea ieri, da cittadina - ha aggiunto Ziantoni - insieme a tante persone che credono ancora in un possibile cambiamento, e lo sono oggi perché ritengo che questo territorio abbia bisogno di un riscatto morale e sociale che forse non sapeva di poter pretendere. Noi abbiamo prodotto in queste poche settimane di mandato degli atti importanti, sia a livello municipale che comunale per la bonifica della discarica di Castelverde (3 milioni circa messi sul bilancio Comunale) e per il futuro di Rocca Cencia e di questo versante. Ma è solo l’inizio”

Due ordini del giorno del Consiglio municipale e 2 atti di Giunta già precedentemente approvati per bloccare l’ampliamento dell’esistente, prevedere la chiusura del polo entro il 2019 insieme alla riqualificazione del quadrante e chiedere che sia ristabilito il presidio e la legalità all’interno del campo nomadi di Via di Salone.

Un atto in cui si impegna il presidente e l’Assessore delegato all’Ambiente ad avviare una mappatura delle discariche abusive presenti nel quadrante e ad attivare, in accordo con il Prefetto, un protocollo d’intesa che coinvolga tutti i soggetti istituzionali competenti, al fine di ristabilire il controllo del territorio, prevenire e reprimere i reati di natura ambientale che gravano sulla salute e sulle tasche di tutti i contribuenti romani.

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