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Lo strano caso delle "case Armellini"

print19 dicembre 2018 16:50
Lo strano caso delle case Armellini
(AGR) "E’ incredibile ma è vero. Sulla pelle delle persone, ancora una volta, i poteri forti trionfano. - esordisce Marco Possanzini, portavoce SI nel X Municipio - Facciamo un passo indietro nel tempo. Nel 2014 la precedente Amministrazione chiese alla “Moreno Estate”, società proprietaria degli immobili alla quale il Comune di Roma versava da decenni regolarmente gli affitti, gli arretrati di ici ed imu e contestualmente non rinnovò il contratto di affitto in quanto la società proprietaria del complesso immobiliare non aveva provveduto alla manutenzione straordinaria degli immobili.

Da qui partì un lungo contenzioso terminato poche settimane fa con la sentenza del TAR. A 4 anni di distanza, dopo un commissariamento straordinario della Capitale e quasi tre anni di Amministrazione Raggi, periodi nei quali non si è mosso un dito per trovare delle soluzioni adeguate a questo enorme problema sociale, è arrivata la sentenza che impone 90 giorni di tempo per liberare 1042 appartamenti dove risiedono diverse migliaia di persone molte delle quali versano in precarie condizioni sociali ed economiche.

Intanto, abbiamo scoperto che ancor prima di conoscere l’esito della sentenza del TAR, la famiglia Armellini ha partecipato al così detto bando “Sassat” mettendo a disposizione 500 appartamenti da assegnare ai residenti nei “caat”, gli attuali residence. Ciò che ci lascia sgomenti.... oltre al costante silenzio dell’Amministrazione Capitolina, è che questi 500 appartamenti sono proprio una porzione dei 1042 costituenti le famose case costruite dagli Armellini, le “case di sabbia”. Si possono mettere a disposizione dell’Amministrazione Comunale 500 immobili prima di conoscere l’esito di una sentenza che riguarda proprio quegli immobili? Un’Amministrazione che fa della trasparenza e della legalità una bandiera distintiva rispetto al passato può accettare supinamente che accada una cosa del genere? Non è accettabile sbattere in mezzo alla strada migliaia di persone che nella stragrande maggioranza, anche se “occupanti”, hanno pieno titolo per l’assegnazione di un alloggio popolare. Non è possibile accettare l’esito del bando Sassat, vista anche l’opacità di alcuni accadimenti, senza fare assoluta chiarezza. La Procura intervenga per chiarire ciò che oggi chiaro non è verificando se la legge è stata rispettata. Chiederemo ai nostri rappresentanti in Consiglio Comunale, alla Camera e al Senato di attivarsi per incalzare Governo e Amministrazione Capitolina perché questa grottesca vicenda sia chiarita al più presto. In ballo c’è la vita di migliaia di persone che vivono un disagio sociale enorme che non si può e non si deve ignorare".

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