Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Giustizia o Sopraffazione......

print23 giugno 2007 23:12
Giustizia o Sopraffazione......
(AGR) Supponi…

…di star tranquillamente sulla tua auto, fermo ad un semaforo attendendo il verde, quando la faccia severa di un vigile urbano ti mostra accigliata la paletta col cerchio rosso.

In un attimo fai il controllo di tutta la tua vettura, tecnico, fiscale, amministrativo e contabile: “Il bollo è pagato, quelli degli ultimi dieci anni sono in regola, l’assicurazione scade fra sei mesi, il foglio complementare è al suo posto, la patente è rinnovata di fresco, ho tutto con me, il triangolo c’è, luci, stop e segnalatori ok, gomme pressoché nuove. Cintura indossata, limite di velocità non superato negli ultimi dieci km, sono dietro un’altra macchina, quindi non posso aver superato la linea d’arresto dell’incrocio, non mi sono spostato dalle corsie di canalizzazione, non sto parlando al telefonino, sono in giacca e cravatta, non ho la faccia da pregiudicato, l’auto è pulita. Sarà un normale controllo” ti dici e ti rassereni.

Supponi che ti venga chiesto, come di prassi, di mostrare “patente e libretto” e che il solerte tutore del traffico inizi a verificare in profondità ogni dettaglio della tua vettura.

A questo punto vedi che comincia a scrivere sul suo modulo prefincato i dati della macchina e della patente. Alla tua domanda di spiegazioni, ti risponde: “Sto facendole una multa per divieto di sosta, perché deteneva il posto che l’auto dietro di lei voleva occupare”. La tua civiltà ti impone di contare fino a cento prima di imprecare.

Poi un’idea: “E’ una candid camera. Da qualche parte c’è la troupe, ci sono le telecamere nascoste e, quando sarà tutto finito, ti chiederanno di firmare la liberatoria per trasmettere la tua immagine in TV. Sapendo che tutto finirà in uno scherzo, con il sorriso di chi sta al gioco, assecondi la legge e sottostai alla penalità.

Ma a questo punto il vigile ti dice che devi scendere, devi lasciare l’auto perché sospetta che la compravendita della tua vettura, alcuni anni fa, potrebbe, ed enfatizza “potrebbe”, essere stata inficiata da un vizio di forma e che non potevi acquistare l’auto da quel concessionario, il quale ha dichiarato che, prima della vendita, aveva bevuto due Campari al bar. Il tutto chiaramente “a sua sensazione”, per cui è bene sentire un parere del Ministero dei Trasporti prima di riprendere la marcia. Nel frattempo un carro attrezzi ti porta via la macchina verso destinazione ignota. Alle tue rimostranze il tuo “carnefice” ti ricorda che toccare l’auto, in questa situazione, può scatenare un procedimento penale, a valle del quale è previsto anche l’arresto.

Mentre rimani appiedato in mezzo alla strada, con gli impegni che ti saltano, e la faccia ebete pensi “Adesso suonerà questa benedetta sveglia! E allora sarà tutto finito”.

Ma ti sbagli: è tutto vero!>

Allora vai al comando della polizia urbana che ti conferma il tutto. Anzi, ti dice che ti stanno aiutando a non incorrere in sanzioni più gravi. Fai opposizione alla multa in Prefettura (in carta da bollo) e ti rispondono che hanno ragione i vigili, che il tuo divieto di sosta è confermato e che l’auto in fila dietro di te ha tutte le ragioni del mondo per occupare il posto che tu avevi nella coda, anche se ha le gomme lisce, non ha rinnovato il bollo per cinque anni e ha l’assicurazione scaduta.

Richiedi tutela agli organi superiori (altra carta da bollo!) e ti rispondono che, se la Prefettura ti ha dato quella risposta, sicuramente ha ben ponderato la sua decisione.

Al Ministero, inoltre, ti dicono che la tua patente è a posto, bollo e assicurazione, pure, che la tua pratica è già stata analizzata due anni fa ed era tutto regolare, ma che, se i vigili hanno avuto una tale “sensazione”, al momento non sanno che fare.

E tu rimani a piedi fino a quando non si sa, finché qualcuno dal ministero sia in grado di dirimere una questione che non ti riguarda, se non come terminale (e vittima) di beghe interne tra l’amministrazione periferica e quella centrale.

Ora, dimmi, come ti sentiresti se fossi protagonista di una vicenda del genere? Molto probabilmente come un cittadino di un mondo inquietante e assurdo, un personaggio dei drammi di Ionesco.

Beh, un’assurdità del genere, un’offesa non solo al buon senso, ma anche all’intelligenza dei cittadini è avvenuta, ed è ancora in corso.

Se vuoi approfondire la questione scrivi a:

redazione@agrtv.it

e ti forniremo tutti i dettagli di cosa può capitare a chi vuole soltanto fare informazione nel proprio territorio e promuovere lo sviluppo sociale delle persone che gli vivono intorno.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE