Fondazione Italia, cambiare si può
(AGR) ??Gli scandali che hanno sconvolto la vita politica italiana ed in particolare delle maggiori regioni , e ci riferiamo al Lazio e alla Lombardia hanno per protagonista i maggiori partiti– si legge su una nota diffusa da “Fondazione Italia”, una formazione politica nata in Abruzzo e che si sta diffondendo in maniera trasversale nella società civile italiana, area moderato-cattolica – In politica, avremmo voluto che si parlasse solodi persone per bene,di uomini e donne che una volta eletti si sentono anche moralmente legate all’elettorato che li ha votati e non solo….e che si contraddistinguono non già per gli scandali,ma per una vita sociale e politica irreprensibile con l’obiettivo di realizzare la crescita civile di un’intera comunità. Invece, dopo i recenti fatti, è evidente che è stata selezionata una classe dirigente che non hapermesso nessuna circolazione delle elite, concentrando in poche mani l’esercizio stesso del potere. Ormai, infatti,i politici senza alcun pudore iniziano ad essere troppi,la sfacciataggine prende sempre di più il sopravvento sulla vergogna, il senso del ridicolo sulla dignità.Non si può salvare la propria coscienzao difendersi – prosegue la nota -ricordando con enfasi che non ci sono norme e quindi sanzioniche regolamentino chiaramente il finanziamento pubblico ai partiti. In sostanza: ognuno può spendere il denaro dei cittadini come crede, o avere sponsor compiacenti come e meglio…. può. Ma quello che più sorprende in questo frangente sono i partiti che non hanno più una rotta e un cammino ben definito. Nelle due regioni, ad esempio, si adottano due pesi e due misure, diverse e nonci spieghiamo perchéa Roma si debba votare a primavera ed a Milano subito. Che differenza c’è? Il “povero” Formigoni, il quale, tutto sommato ha anche governato bene perché deve lasciare adesso e subito e la Polverini invece, può comodamente aspettare?>Ma chi stabilisce tutto questo? E’ purtroppo vero i partiti non ci sono più.
Bisogna far uscire dalla politica i mediocri, gli incompetenti, i faccendieri dell’ultima ora sempre più numerosi che stanno avvelenando il clima civile di una comunità provocando danni che potrebbero essere irreparabili. Ci sono ancora persone per bene in giro – ricorda Fondazione Italia - i partiti devono avere l’accortezza di andarle a cercare se non vogliono sparire. Servono uomini e donne la cui discrezione spesso è pari alla propria professionalità e onestà. Non ci saranno mai norme o sanzioni che possano preservarci dai comportamenti disonesti, se non ristabiliamo il senso della vergogna verso quelle azioni inique e se tendiamo ancora una volta a far passare, furbastri e corrotti come persone che hanno capito tutto su come destreggiarsi nella vita, praticando misteriose scorciatoie alla fine delle quali c’è solo il buio pesto. Noi di Fondazione Italia, infatti, pensiamo che perseguire il “Bene Comune” non sia solo uno slogan da enunciare quando ci fa comodo per richiamare i giusti principi legati alla società e alle persone. E allora ci chiediamo come mai i massimi esponenti della politica italiana parlano bene e razzolano male ?”>