Fiumicino, Pd a convegno per l'Europa
(AGR) Si è svolto ieri all’Hotel Golden Tulip di Fiumicino il convegno “L’Europa siamo noi”, organizzato dal circolo del Partito Democratico Aldo Moro e dal presidente Tiziano Patrignani. Presenti David Sassoli, Goffredo Bettini, Silvia Costa, candidati alle elezioni europee, i senatori Bruno Astorre e Monica Cirinnà, il Presidente del Partito Democratico della Provincia di Roma, Michela Califano, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino e diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Fiumicino.“Io all’Europa credo. Credo in un’Europa equa, che torni a parlare la lingua dei popoli, al cuore delle persone - ha affermato Michela Califano, Presidente del Pd della Provincia di Roma -. Io credo in una Ue non più slegata dalle esigenze dei Paesi, in una Ue figlia dei suoi padri costituenti, di quell’ideale che nel 1957 a Roma portò alla nascita di un sogno. Abbiamo bisogno di sentirci tutti più europei. Ma per fare questo la Ue deve darci una mano e smetterla di tenere la testa solo ed esclusivamente rivolta al nord, verso la Germania o i paesi nordici. Per questo abbiamo bisogno di rappresentanti forti che sappiamo imporsi e far sentire la voce della nostra gente”.
“L’Unione europea – ha spiegato Sassoli - offre oggi le migliori risorse pubbliche per la cultura, impariamole a ottenerle. ‘Made in Italy’ e ‘imprese creative’ sono la nostra forza, troviamo in Europa alleanze e opportunità di crescita. La cultura è la nostra ‘merce’ più internazionale e i fondi europei possono aiutare le imprese a crescere”.
“L’Europa - ha sottolineato Bettini - deve abbandonare lo sguardo attento solo al rigore sui conti. Il grande tema è quello dell’occupazione: serve un piano per fare crescere il lavoro, cominciando da quello dei giovani e delle donne. Un progetto coordinato e di dimensione continentale. L’unità dell’Europa è a rischio se non si cancella il differenziale sull’occupazione tra Nord e Sud del continente”>
“Noi – ha detto Silvia Costa - abbiamo avuto la grande sfida della crisi economica, che ha colpito soprattutto i Paesi più fragili dell'Europa. Senza solidarietà e senza essere lo spazio della democrazia, della libertà, della pace e anche di una maggiore unione politica, l'Europa non ha futuro”.
“Il PD – ha concluso poi Michela Califano - ha scelto di entrare nel PSE non come omaggio alla tradizione ma come tentativo di stare in uno schieramento per cambiare l'Europa. Saremo il partito più forte all'interno del Pse. Siamo l'unico vero partito d'Italia, e nel senso più nobile della parola, siamo un partito con cuore democrazia e partecipazione vera”.