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Castelfusano, estate in arrivo ma il piano antincendi .....?

print05 giugno 2018 12:16
Castelfusano, estate in arrivo ma il piano antincendi .....?
(AGR) "Nonostante gli incendi abbiano devastato uno dei patrimoni ambientali più importanti d’Europa, La Pineta di Castel Fusano, nonostante le tante parole e gli indecorosi “selfie” da set cinematografico della Sindaca Raggi, non sappiamo se e come verrà presentato da questa amministrazione il piano anti incendi per l'estate 2018. - afferma Marco Possanzini, segretario SI X Municipiio - Il silenzio di questa amministrazione relativamente al piano incendi, dopo tutto quello che lo scorso anno è accaduto, fa tremare le vene ai polsi. La condizione è ancora più grave se pensiamo che il Municipio X di Roma Capitale gode del decentramento amministrativo propio per le politiche del verde.

Non abbiamo un piano anti-incendio degno di questo nome, non abbiamo mezzi adeguati per affrontare l'ordinario figuriamoci le eventuali emergenze, non abbiamo più una scuola comunale di formazione per giardinieri e operatori del verde, non abbiamo più idea di cosa significhi tutelare il patrimonio ambientale, nelle vasche raccolta acqua per spegnere gli incendi l’Ama conferisce gli ingombranti, il parco attrezzature per la manutenzione e la sicurezza del verde è completamente sguarnito e assolutamente inadeguato. Chi amministra, e dice a parole di volerlo fare bene, soprattutto in campagna elettorale quando si devono chiedere i voti, di queste cose dovrebbe preoccuparsi invece di pensare a come uscire dal guado mediatico nel migliore dei modi, spesso dando la colpa retroattivamente fino a Romolo e Remo.

Da un lato c’è il dettato della Riforma Madia che ha determinato un impoverimento drastico di uomini e mezzi a disposizione per affrontare l’emergenza incendi e per attuare le necessarie scelte al fine di promuovere la prevenzione e la tutela dei patrimoni ambientali, dall’altro ci sono le scelte sciatte e le "non scelte" di un’Amministrazione Capitolina e Municipale molto brava con le parole ma molto meno brava con i fatti. Con questa “sinergia” di intenti dal retrogusto "regressivo" c’è il rischio di perdere definitivamente tutto ciò che è patrimonio pubblico. Se pensiamo al costo orario di utilizzo di un Canadair, soldi stanziati in emergenza fra l'altro, se pensiamo alle tonnellate di acqua di mare e agli inibitori utilizzati sversati sulla pineta per soffocare gli incendi, un combinato disposto che di certo non produce effetti positivi sul verde incombusto, se pensiamo alle immagini di devastazione che lo scorso anno hanno fatto il giro del mondo, risulta veramente incomprensibile come mai nessuno si sia preoccupato di adottare una qualche straccio di misura anti incendio per preservare la Pineta.

Per questo, nonostante non siamo presenti in Consiglio Municipale, abbiamo presentato in Municipio un documento/interrogazione che chiede proprio di far chiarezza su come e con quali mezzi l'Amministrazione Municipale intende fronteggiare il pericolo incendi".

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