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Bonelli (verdi), con gare spiagge si interrompe monopolio

print16 gennaio 2012 20:01
(AGR) Con le gare pubbliche sulle concessioni per le spiagge si interromperebbe un un monopolio che negli anni ha portato alla creazione di una lobby-casta". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che si augura che "il governo Monti vada fino in fondo nel riordino di un settore in cui i canoni sono pagati allo stato cifre irrisorie (0,20 - 0,40 centesimi di euro al mese per metro quadro)".

"Il rapporto con le spiagge, però, non è solo economico perché è necessario restituire ai cittadini il diritto - rubato - di accedere liberamente alle spiagge e al mare - conclude Bonelli -. Per questo ci auguriamo che il governo Monti impedisca ulteriori privatizzazioni e cementificazioni visto che oltre il 30% delle coste italiane sono state già messe 'in gabbia' dal cemento e dagli stabilimenti” "Inoltre, sulla questione della durata delle concessioni balneari l’opzione dei quattro anni è indispensabile poiché le spiagge e le coste devono essere liberate dal cemento". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: "La durata delle concessioni a 15 anni, infatti, ha trasformato la maggior parte delle spiagge italiane in distese di cemento, con strutture invasive che impediscono la visibilità, l'accesso al mare e impediscono nei fatti lo sviluppo di un turismo di qualità sul quale il nostro Paese deve puntare"."La durata di quattro anni è congrua e permette investimenti sostenibili sul piano ambientale - conclude Bonelli -. Sulle spiagge devono essere collocate, come nella stragrande maggioranza dei paesi europei e del mondo, strutture rimovibili che consentano agli esercenti di lavorare offrendo servizi di qualità, senza compromettere definitivamente spiagge e coste con colate di cemento che troppo spesso violano paesaggi di pregio, unici al mondo".

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