Alitalia, il sindaco di Fiumicino difende la gestione della compagnia aerea
Esterino Montino attacca Bonomi presidente designato Confindustria. "Prima di parlare faccia autocritica sulla classe imprenditoriale italiana. Bisogna eliminare gli sprechi causati dai privati negli anni e recuperare il recuperabile di una pessima gestione pe
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(AGR) Il sindaco di Fiumicino Montino replia ad alcune dichiarazioni di Carlo Bonomi, presidente designato Confidustria. “Ha detto il presidente designato, Carlo Bonomi, che "con i soldi che abbiamo pagato negli ultimi anni per Alitalia, per una compagnia che è ancora tuttora in crisi, compravamo pre-crisi cinque compagnie aeree: Air France, Klm, Lufthansa, Norwegian Air e Finnair" – spiega il sindaco -. Forse la sua è una iperbole. O forse non ha chiare le dimensioni economiche di una grande compagnia aerea, visto che non è il suo settore. O forse ancora gli sfugge quanti governi francesi e tedeschi abbiano contribuito alla stabilità delle proprie compagnie di bandiera, anche in questi giorni. Chissà”.
“Per onestà intellettuale va sottolineato che negli ultimi 12 anni, Alitalia è stata gestita da privati, cioè da quegli imprenditori che ora, in parte, Bonomi rappresenta – prosegue Montino -. E va ricordato che questo è stato il periodo più triste, sgangherato, controverso e deficitario della lunga vita di Alitalia. A cominciare dalle migliaia di persone a cui lo Stato ha pagato la cassa integrazione per permettere a quei privati il rilancio dell'azienda. Il più clamoroso fallimento della storia dell'aeronautica civile europea: diciamo le cose come stanno”.
“Alla fine di questa pandemia ci aspetta una sfida intercontinentale – conclude il sindaco -. Perché sui voli domestici e le tratte corte dominano già le low cost e il trasporto su ferro. La partita si gioca tutta sulle lunghe percorrenze.Per questo serve una grande compagnia con alleanze intercontinentali per far fronte ad un traffico che inevitabilmente aumenterà nel giro di un anno dalla fine della crisi dovuta al coronavirus. E noi a quella sfida, e qui mi rivolgo al ministro Patuanelli, dobbiamo farci trovare pronti. Per questo non dobbiamo più perdere tempo”.