Alemanno, così rilanceremo Roma
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“I comuni italiani, e fra questi Roma Capitale”, spiega Alemanno, “sono stati colpiti da una serie di manovre che hanno aggravato nel tempo la possibilità di fare investimenti”, riducendo tra l’altro i trasferimenti di provenienza statale. “Oggi c’è un altro passo in questa direzione”. E, “se è vero che il Patto di stabilità non è stato toccato, ed è rimasto quello delle precedenti manovre, abbiamo avuto una riduzione di un miliardo e 400 milioni per tutti i Comuni. Per Roma questo vuol dire 140 milioni in meno”. La manovra governativa bilancia il taglio ai trasferimenti con l’IMU, l’imposta immobiliare che riunisce Ici prima casa e Irpef sugli affitti, che però “graverà sulle spalle dei cittadini proprio per recuperare quel miliardo e 400 milioni”.
“C’è il trasporto pubblico locale il cui fondo è stato ricostituito”, prosegue il Sindaco, “ma attraverso un aumento delle accise sui carburanti”. In definitiva, “questo è il problema che abbiamo di fronte: ci sono margini per chiudere i nostri bilanci, per portare a termine gli interventi, per sostenere gli impegni di Roma Capitale; ma la ricaduta è pesante sulle spalle dei cittadini”.Il Sindaco ha ricordato anche i “risultati di valore strutturale” finora raggiunti dall’Amministrazione capitolina, come base operativa che il nuovo pacchetto di interventi e misure prosegue e amplia: estensione della rete metropolitana (B1, prolungamento B, linea C), primo e secondo decreto per Roma Capitale, inaugurazione nuova stazione Tiburtina, nuova convenzione urbanistica (che rilancia investimenti privati per circa 3 miliardi), “Roma fatti bella” (piano rifacimento facciate sulle vie consolari), piano per il commercio (linee guida, riequilibrio offerta commerciale tra diverse zone della città, tutela dei piccoli e medi esercizi rispetto alla grande distribuzione), bando per realizzare Campidoglio Due in project financing. Sul fronte dei rapporti tra Roma Capitale, Stato e Regione, il Sindaco propone: revisione dei criteri del Patto di stabilità (verificando la possibilità di tener fuori dal patto alcune categorie di opere); risorse finanziarie certe per Fiumicino 2 e ampliamento dell’aeroporto; nuovi o rinnovati accordi per accelerare la realizzazione delle linee metro C e D; promozione della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, completando il dossier e dando corso ai finanziamenti richiesti dal Comitato Promotore; avvio del Distretto turistico-balneare (2° polo turistico) grazie al suo riconoscimento da parte di Stato e Regione Lazio; nuove garanzie nei trasferimenti dei contributi regionali e statali, in particolare per il trasporto pubblico locale; piano congiunto con la Camera di Commercio per rilanciare piccole e medie imprese, “mettendo in campo” le risorse di cui la Camera romana dispone e creando così un “fondo integrato d’intervento” (collegato con strumenti finanziari nazionali come Cassa Depositi e Prestiti e Investire Italia) e potenziando la rete dei Confidi per l’accesso al credito (in collaborazione con BIL, Banca Impresa Lazio). Dal suo canto, prosegue il Sindaco, il Campidoglio s’impegna su più versanti, a partire dall’attuazione del Piano Strategico di Sviluppo: rapido avvio delle procedure per realizzare in project financing le grandi opere di riqualificazione (Tor Bella Monaca, lungomare Ostia, Museo della Città a via de’ Cerchi, area ex Fiera di Roma); avvio del programma di marketing territoriale e di attrazione degli investimenti; sviluppo delle infrastrutture a sostegno del terziario (nuovo centro congressi Eur, nuova Fiera, nuovo Mercato dei Fiori).Grande importanza attribuisce il Sindaco ad un’accelerazione dei piani urbanistici e del Piano casa. Entro fine 2011, preannuncia Alemanno, sarà data “un’ulteriore spinta alla ripresa degli investimenti nel settore edilizio, anche attraverso l’approvazione di 35 delibere specifiche”. Gli esiti attesi: ”delibera extrastandard” con 20 varianti a piani di zona del II PEEP (circa 2.400 alloggi) e completamento II PEEP (in totale: 29 piani di zona, circa 9.000 alloggi di cui 5.000 finanziati dalla Regione Lazio); aggiudicazione bandi sui cambi di destinazione d’uso, comprese “le circa 200 proposte pervenute ad esito dei due inviti pubblici per cambi di destinazione d’uso aree e fabbricati, per una previsione di alloggi di housing sociale pari a 2.900”; Programma di Riqualificazione degli Immobili Agricoli dismessi o sottoutilizzati (P.R.I.A., ovvero valorizzazione dell’Agro Romano con le sue attività tradizionali e, nel contempo, investimenti privati per circa 300 milioni e un’offerta di più di 3.000 alloggi); Programma di Riqualificazione della Residenzialità Temporanea (P.R.RES.T.), con il rinnovamento delle strutture alberghiere.