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375 licenziamenti al San Raffaele confermano la crisi sanitaria

print21 gennaio 2010 12:21
(AGR) “Dopo il Santa Lucia anche il San Raffaele SpA, ha ufficialmente aperto una procedura di licenziamento collettivo che, tra dipendenti e collaboratori, porterà alla riduzione degli organici per circa 350 unità confermando la piena crisi del settore sanitario del Lazio. E’ chiaro che da qui bisogna adottare una nuova politica che si concentri ad eliminare sprechi di altra natura, fermando la folle corsa ai licenziamenti, ai tagli dei posti letto e ai servizi”. E' quanto dichiara il Segretario Regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti.
“Speravo che in questa campagna elettorale si smorzassero i toni politici su un argomento così sensibile alla collettività – continua - e si procedesse per il bene comune del cittadino e per un diritto universale. Ma non è così.” “Governo e Regione nel campo minato della sanità dovrebbero muoversi con cautela – prosegue l’esponente centrista -e risparmiarsi veloci dichiarazioni, come quelle fatte oggi dalla all'assessore Rodano, che evidenziano la leggerezza con cui si tratta un tema centrale di questa regione. Cosa ha fatto la giunta Marrazzo durante questi cinque anni per la Sanità del Lazio? Questo dovrebbe chiedersi la Rodano”.
“In questa situazione solo un dato è chiaro – aggiunge Ciocchetti - e riguarda i licenziamenti, i tagli ai posti letto, alle prestazioni e al personale. Non si parla più di “razionalizzazione” masi colpisce sempre il servizio della sanità laziale e i suoi cittadini".
“Queste regionali – conclude Ciocchetti - dovranno portare un forte rinnovamento della sanitàcon nuovi modelli di gestione, una nuova politica a servizio dei cittadini e che garantisca il diritto Universale alla Salute con al centro il cittadino e non la politica”.

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