Terra mia
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Musiche di Pino Daniele, Domenico Modugno, Fabrizio De André, Lino Cannavacciuolo, Mia Martini, Arrangiamenti di Luigi Montagna, Coreografie di Sabrina Moranti e Eleonora Galante
Il Musical è ambientato nell’Italia giolittiana in cui il fenomeno della “Grande Emigrazione”, tristemente legato alla Questione Meridionale, acquista caratteri storici unici nel suo genere per l’imponente flusso migratorio di italiani abili al lavoro che spinti dal disagio sociale, cercano fortuna altrove, principalmente in America.
Su questo sfondo storico si snodano le vicende di tre famiglie del Sud:Concetta, vedova Napoletana, coraggiosa e risoluta, è la madre di Gennarino, un giovane scapestrato e irriverente che scimmiottando il padre morto da eroe, si definisce “brigante moderno”. Gennarino, sulla nave che salpa per New York incontra Tonia della quale, insospettabilmente, si innamorerà. Ma la loro storia d’amore avrà un lieto fine soltanto quando saranno ambedue costretti a tornare in Italia.
La fierezza di Concetta si incrina con la storica epidemia di malaria che falcia inesorabile i suoi compaesani e, ancora di più, quando il figlio l’abbandona per partire in America: in un finale a sorpresa, la sua desolazione si trasforma in poesia per un atto d’amore che la legherà per sempre a Don Pasquale. Don Pasquale, Brigadiere di Napoli, uomo potente e autoritario, mantiene il figlio Gigi con la moglie e figli di lui.
Gigi è un fallito, subisce le umiliazioni del padre al punto che questi lo caccerà via dall’Italia e lo spedirà a New York a lavorare come cameriere. Ma qui accade l’imprevedibile e Gigi uscirà dalla scena trasformato in un vero eroe.
Armando e Lina, umili contadini di un paesino abruzzese, genitori di Maria, Tonia, Ninetta e Sandrino sono costretti dalla carestia e dalla malattia di Ninetta a mandare in America le due figlie maggiori a cercare fortuna; purtroppo le due ragazze trovano ad attenderle Santuzzo, capo di una cosca mafiosa, con il suo fedele scagnozzo detto o’Storpio che le sfruttano facendole lavorare in un locale come intrattenitrici. I giovani protagonisti emigrati dall’Italia, rimangono coinvolti in un delitto e Maria decide di rimanere al fianco del feroce Santuzzo per coprire la fuga di Tonia e di Gennarino.
L’epilogo della storia è una struggente lettera di Gigi che Gennarino, tornato in Italia, leggerà all’austero Don Pasquale ormai completamente trasformato.L’interpretazione e la forte caratterizzazione degli attori e dei cantanti alternano momenti di forte drammaticità a momenti di vera comicità, rendendo lo spettacolo veloce e spontaneo, dai toni quotidiani e familiari sostenuto dall’uso dei dialetti.
Le coreografie, coinvolgono lo spettatore in un vero carnevale tra i colori delle danze popolari e l’intensità drammatica del lyrical